Policlinico, la Regione firma via libera al pronto soccorso

La cittadella ospedaliera
La cittadella ospedaliera
di Ettore Mautone
Venerdì 5 Aprile 2024, 00:00
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«Entro i prossimi tre anni apriremo il pronto soccorso del Policlinico collinare di Napoli». Così Giuseppe Longo, manager dell’azienda ospedaliero universitaria del policlinico collinare di Napoli dopo che la giunta regionale, nella seduta del 3 aprile scorso, ha fatto scattare il disco verde all’intesa triennale con l’Università Federico II. Il provvedimento, oggi in pubblicazione sul bollettino regionale, è immediatamente operativo e ridefinisce gli assetti, le regole, la missione e i programmi futuri di sviluppo che, a partire dal prossimo triennio per la prima volta puntano all’attuazione del modello unico di azienda integrata ospedaliero-universitaria con finalmente un pronto soccorso.

Un traguardo su cui hanno lavorato negli ultimi anni la past presidente della Scuola di Medicina e attuale direttore di dipartimento Maria Triassi e il direttore generale Giuseppe Longo.

Un lavoro che è riuscito a fugare gli ultimi scetticismi del mondo accademico e anche a convincere il presidente della Regione Vincenzo De Luca, della bontà di questa svolta, sia per garantire una formazione adeguata alle nuove leve di medici e operatori sanitari, sia per qualificare l’assistenza sanitaria della Campania.

L’intesa siglata dalla Regione e dal rettore Matteo Lorito, dopo i passaggi in Consiglio di Facoltà seguiti dall’attuale presidente della Scuola Giovani Esposito e in Senato Accademico, passa ora nelle mani dell’azienda ospedaliera. Il direttore generale Giuseppe Longo è già al lavoro. «A noi - avverte quest’ultimo - spetta dare attuazione a quanto programmato dagli organi regionali e dell’Ateneo. Uno dei primi adempimenti è l’atto aziendale, ossia lo statuto in cui definire le unità operative, l’articolazione dei servizi, le aree assistenziali e le caselle da riempire col nuovo personale che dovrà ripopolare le corsie del policlinico. Daremo vita a un Dea di II livello (un pronto soccorso generale di alta complessità) per realizzare il quale un triennio è un tempo ragionevole. C’è una parte strutturale, le assunzioni necessarie e i macchinari e arredi da acquisire». La Regione, nella stessa seduta ha dato il via a un’intesa simile per l’azienda ospedaliero universitaria di Salerno impiantata sul Ruggi di Aragona. In ritardo invece il protocollo della Vanvitelli che è alle prese con le ultime sacche di resistenza in seno all’Ateneo pur avendo da due anni completato i lavori edilizi in vista di un’apertura di un’area di emergenza e urgenza ad accesso diretto che per ora è al palo. Il direttore Longo attende di potersi sedere al tavolo regionale per verificare il tetto di spesa che gli sarà assegnato per le assunzioni necessarie. I reclutamenti non saranno più vincolati al 25 per cento del turn over ma rispetto a un fabbisogno, di medici e infermieri e tecnici, di circa 800 unità difficilmente si andrà oltre le 350 assunzioni per il tetto di spesa del Piano di rientro che ancora vincola la Regione.

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