Roghi sul Vesuvio, bloccati tutti gli accessi: situazione in miglioramento ma si accendono nuovi focolai

Roghi sul Vesuvio, bloccati tutti gli accessi: situazione in miglioramento ma si accendono nuovi focolai
Giovedì 13 Luglio 2017, 20:40 - Ultimo agg. 23:50
3 Minuti di Lettura

«La scorsa notte abbiamo bloccato tutte le vie di accesso al Parco Nazionale e stiamo pattugliando assiduamente il territorio per segnalare nuovi roghi e individuare e bloccare eventuali piromani». Così il maggiore Carlo Bianchi, comandante del II gruppo tattico Terra dei Fuochi dell'Esercito Italiano (operazione strade sicure raggruppamento Campania) racconta l'ennesima giornata di lavoro contro il fuoco che sta devastando il parco nazionale.

Dallo scorso primo luglio, dopo le disposizioni della prefettura, l'ufficiale è al lavoro con 48 uomini e quattro mezzi tattici MV90 sulle pendici del Vesuvio, dove la situazione oggi è in miglioramento anche se si registrano nuovi focolai.

Fiamme anche nella zona di Agerola, sui monti Lattari, e nella riserva degli Astroni, alla periferia occidentale di Napoli.
 

 

Ieri in prefettura c'è stata una riunione presieduta dal ministro dell'Ambiente Galletti per fare il punto e rimodulare gli interventi: non si esclude che nei prossimi giorni il numero dei militari e dei mezzi impiegati sul Vesuvio possa aumentare.

«Abbiamo continui contatti con cittadini e rappresentanti delle istituzioni locali», prosegue il maggiore Bianchi. «Con i sindaci e le protezioni civili comunali - aggiunge - stiamo lavorando in sinergia, un aspetto che ritengo estremamente positivo».

«Sono molti i cittadini - conclude Bianchi - che ci fermano per chiederci informazioni e rassicurazioni, la situazione sembra in lieve miglioramento ma non bisogna abbassare la guardia, l'attenzione deve essere alta».
 

Oggi in azione contro i roghi tre Canadair, di cui due francesi. Gli ettari di vegetazione distrutti sono un centinaio. Il vescovo di Nola, Francesco Marino, si è recato nelle zone interessate dagli incendi. Il governatore Vincenzo De Luca ha fatto il punto con la protezione civile regionale e con il capo della protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio. «Sin da sabato è stato realizzato uno sforzo straordinario», sottolinea De Luca ribadendo che i roghi sono frutto di «comportamenti delinquenziali».

I sindaci invocano misure straordinarie, per la tutela del territorio e soprattutto per la sua rinascita: i roghi rischiano di mettere in ginocchio tutta l'economia turistica del territorio. La Regione sta valutando la richiesta dello stato di calamità naturale, e De Luca rassicura i Comuni: «Già dai prossimi giorni ragioneremo su come ripristinare l'ambiente e i territori devastati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA