Undici anni di Strade Sicure,
in Campania attivi 900 militari

Undici anni di Strade Sicure, in Campania attivi 900 militari
di Rossella Grasso
Martedì 6 Agosto 2019, 12:06 - Ultimo agg. 13:17
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L'Operazione Strade Sicure dell'Esercito Italiano compie 11 anni di attività. 1500 arresti, 4700 denunce, 700 persone poste in stato di fermo, sequestrati ingenti quantitativi di armi, munizioni, denaro, tabacchi, materiale contraffatto e di contrabbando ed oltre 80.000 grammi di sostanze stupefacenti. Questo il bilancio di oltre 820.000 persone controllate ed indentificate in 11 anni dall’inizio dell’Operazione in Campania. A questi risultati concreti deve esserne aggiunto un altro, non quantificabile, legato all’effetto di dissuasione che la presenza dei militari esercita sulla criminalità e la percezione di maggiore sicurezza che hanno i cittadini, a conferma di come l’Esercito, sia parte integrante del sistema di sicurezza. 
 


Sono circa 900 gli uomini e le donne dell’Esercito Italiano impiegati per Strade Sicure, che in Campania presidiano 35 siti ed obiettivi sensibili, con compiti di perlustrazione e pattugliamento in concorso e congiuntamente alle Forze di polizia, garantendo una presenza capillare sul territorio della regione. «Tra gli obiettivi vigilati, definiti dall’autorità prefettizia, rientrano siti istituzionali, luoghi artistici, siti diplomatici, nodi di scambio quali porti, aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane, luoghi di culto e siti di interesse religioso, ed anche 31 siti, su tutto il territorio nazionale, dichiarati Patrimonio dell’umanità dall’Unesco - spiega il Capitano Aurelio Murianni, Comandante Complesso Alfa -
Senza dimenticare i 250 militari dell’Esercito che operano nella cosiddetta Terra dei fuochi, tra le province di Napoli e Caserta, orientati esclusivamente alla prevenzione e contrasto dei reati ambientali con particolare riferimento ai roghi e allo sversamento illegale dei rifiuti». Per il contrasto di tali reati l'Esercito mette in campo ogni sorta di tecnologia come i droni, per vigilare giorno e notte l'intera zona e intervenire prima che succedano disastri.

L’Esercito Italiano è stato al fianco degli atleti in occasione della 30^ Summer Universiade, schierando una Task Force di 500 militari impiegati per la sorveglianza dei 63 siti competitivi e obiettivi sensibili interessati all’evento sportivo, dislocati nelle cinque province campane. «Abbiamo contribuito alla sicurezza di circa 8.000 atleti e rappresentanti delle delegazioni dei paesi partecipanti per garantire il sereno svolgimento della manifestazione», continua Murianni. Durante la cerimonia di chiusura svolta allo stadio S. Paolo, sono stati impiegati, oltre all’unità cinofile, anche assetti anti drone dell'Esercito per garantire la sicurezza dei cieli di Napoli e la protezione delle aree interessate da eventuali attacchi portati da mini e micro Apr (Aerei a Pilotaggio remoto). 

«I risultati di questi 11 anni restituiscono un quadro senz’altro positivo - dice  Il Generale di Corpo d'Armata Rosario Castellano, Comandante delle Forze Operative Sud, con sede a Napoli, sotto la cui responsabilità operano circa 4.500 militari in 24 province - sottolinea che I numeri sugli arresti, le denunce, i fermi, le persone ed i mezzi controllati, le armi e gli stupefacenti sequestrati, testimoniano l’efficacia dell’operazione e dimostrano come l’impiego dell’Esercito in questo tipo di intervento, ha assunto, nel tempo, un valore aggiunto per la sicurezza del territorio e dei cittadini. A questo risultato concreto se ne deve aggiungere un altro, non quantificabile, perché legato sia all’effetto della dissuasione, che la presenza dei militari esercita sulla criminalità, sia della percezione di maggiore sicurezza che hanno i cittadini. Ma il risultato più grande ritengo sia la fiducia che la gente ha nei nostri confronti e che manifesta quotidianamente ai militari che operano nelle strade delle nostre città».

I militari in servizio nell’Operazione Strade Sicure, qualificati come Agenti di Pubblica Sicurezza, seguono uno speciale iter addestrativo, teorico-pratico per garantire una pronta risposta operativa alle varie situazioni e sempre adeguata alle circostanze. Tra questi il Caporal Maggiore Scelto Dario Consiglio, che opera per Strade Sicure da diversi annni, e in particolare a piazza Garibali. «Qui succedono spesso episodi molto spiacevoli - racconta - Il nostro compito è quello di vigilare e fare in modo che tutto proceda per il verso giusto. Qualche sera fa abbiamo sventato una rissa tra immigrati. Il nostro intervento, in concorso con le forze di polizia, è stato fondamentale perchè uno dei partecipanti alla rissa aveva sottratto la pistola a uno dei vigilanti. Grazie alle tecniche di combattimento militare che impariamo durante l'addestramento siamo riusciti a strappargli di mano l'arma evitando che ci potessero essere conseguenze gravi». 

L’Esercito Italiano conduce l’Operazione Strade Sicure, su territorio nazionale, ininterrottamente dal 4 agosto 2008, in virtù della L. n. 125 del 24 luglio dello stesso anno che ha autorizzato, per specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità, l’impiego di un contingente di personale militare dell'Esercito, che agisce con le funzioni di agente di pubblica sicurezza. Tale operazione è, a tutt’oggi, l’impegno più oneroso della Forza Armata in termini di uomini, mezzi e materiali.
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