Bassolino, il Nazareno boccia la discesa in campo: «Antonio non è il nostro uomo»

Bassolino, il Nazareno boccia la discesa in campo: «Antonio non è il nostro uomo»
di Diego Carrasco
Sabato 21 Novembre 2015, 22:01 - Ultimo agg. 22:00
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Roma. Per Matteo Renzi non è stato un fulmine a ciel sereno l’annuncio della candidatura di Antonio Bassolino. Il premier aveva messo ampiamente nel conto che l’ex sindaco potesse decidere di scendere in campo e per ora ha chiesto ai suoi di non commentare né in maniera positiva, né osteggiandola. Una sola comunicazione, attribuita a fonti del Nazareno: «L'ipotesi di Antonio Bassolino come candidato al Comune di Napoli non è affatto vista in maniera favorevole dalla segreteria nazionale del Pd». Poche parole ma che servono a prendere le distanze dall’iniziativa dell’ex governatore.

Bassolino con i suoi 68 anni, fanno notare i renziani, non è certamente il «candidato che sognava Matteo» e Renzi ha deciso di prendere le distanze dal ritorno in campo tanto più in un momento delicatissimo come quello che vive il Pd in Campania in seguito alle vicende che hanno coinvolto De Luca.

«Maledette primarie»: l’esperienza vissuta con lo «sceriffo salernitano» fa tremare i polsi ma il segretario è anche convinto che la consultazione è ormai l’unica strada per giungere alla pace nel Pd.

A inquietare Renzi non sono le capacità politiche e amministrative di Bassolino, ma il premier considera un fattore di rischio che l’ex sindaco e governatore venga percepito dall’elettorato come una figura del passato, il contrario della rottamazione.



Sul tavolo vengono anche agitati come spauracchi i sondaggi che vedono in ascesa il Movimento 5 Stelle. Secondo diversi esponenti dell’«inner-circle» renziano, Bassolino non avrebbe i requisiti ideali per poter competere con il nuovismo rappresentato dai grillini. Ma fino a che il quadro non sarà più chiaro non verranno però assunte decisioni, tanto più che al Nazareno sono consapevoli che qualora venisse osteggiata la partecipazione alle primarie dell’ex governatore, Bassolino potrebbe candidarsi ugualmente creando una lista autonoma dal Pd.



A Roma ben conoscono che il quadro politico partenopeo, tanto più a sinistra, è già fortemente frastagliato in troppe fazioni: da de Magistriis ai civatiani. Non si ha dunque l’intenzione di agevolare ulteriori fratture con l’ulteriore lista-Bassolino. In tal caso il Nuovo centrodestra di Alfano, ormai sempre più distante da Forza Italia, potrebbe convergere per sostenere il ritorno in campo dell’ex sindaco.

I contatti tra Ncd e Bassolino sono frequenti da tempo e l’ex governatore ha anche partecipato appena un mese fa ad un appuntamento organizzato dai centristi a Limatola in provincia di Caserta.



«E poi – fa notare un parlamentare – non è detto che Bassolino possa vincere le primarie, la partita insomma non è ancora chiusa».
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