Manifesti contro la Lega a Napoli, Cantalamessa: «Metodo grave»

Il parlamentare nel mirino del movimento di Pino Aprile: «Accetto le critiche ma non si agisce così»

I manifesti comparsi contro il senatore leghista in via Chiatamone
I manifesti comparsi contro il senatore leghista in via Chiatamone
di Adolfo Pappalardo
Giovedì 11 Aprile 2024, 11:00
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I manifesti sono apparsi nella notte nel centro di Napoli: «Lui è contro il Sud», è scritto sotto la foto del parlamentare leghista Gianluca Cantalamessa. A firmarli il movimento Equità Territoriale fondato dal giornalista Pino Aprile. Per ora il senatore del partito di Salvini ha firmato una diffida agli ideatori, tramite i suoi legali, affinché siano rimossi. «Accetto le critiche e sono pronto a qualsiasi discussione ma non accetto questo metodo che può essere pericoloso contro la mia persona», dice. 

I manifesti 

«Lui è contro il Sud.

Gianluca Cantalamessa senatore della Lega. Eletto in Campania, ha votato l’Autonomia differenziata che ammazza il Mezzogiorno», è la scritta sui manifesti contro Cantalamessa, figlio dell’ex parlamentare missino Antonio e cresciuto in An prima di passare, dieci anni fa, con la Lega. «Se vivi male al Sud, se hai difficoltà a fare impresa al Sud, se hai difficoltà a trovare un posto di lavoro al Sud, se sei costretto ad emigrare al Nord, è per colpa di una politica clientelare e centralista (prevalentemente di centro sinistra) che gestisce il nostro meridione da decenni e che si nutre comprando la fama dei cittadini o è colpa dell’Autonomia che ancora non c’è e che, secondo me, farà finalmente vincere la buona politica ed i tanti bravi amministratori meridionali sui territori?», scrive Cantalamessa sui social ieri mattina postando una foto del manifesto in questione. 

«Quanto ai politici che mi attaccano, ivi incluso questi signori di questo movimento che mi fa nno passare per un traditore, si dividono in due categorie: quelli che non conoscono la legge e quelli che sono in malafede», attacca. Poi il punto della questione: va bene criticare la norma cara alla Lega o uno dei suoi parlamentari ma non in questo modo. 

«Sono dispostissimo ad incontri pubblici con chiunque mi attacchi per ragionare su cosa fa male al Sud e cosa può far bene ma - conclude - pensateci prima di fare una cosa del genere: se qualche testa calda mi dovesse attaccare senza entrare nel merito ma credendo ciecamente alle vostre bugie, vi riterrò responsabili». 

A stretto giro arriva la solidarietà dei colleghi di partito. «Raccontare chi ha votato per l’autonomia come un nemico del Mezzogiorno è solo una becera mistificazione. Non siamo stupiti: certa sinistra, che governa da anni la regione, che non sa gestire la sanità territoriale e ridurre le liste di attesa, che non è capace di dare risposte efficaci a cittadini e territori, si trova oggi a doversi misurare con un provvedimento che invece premia gli amministratori capaci e governatori competenti», dice il deputato campano della Lega Attilio Pierro. «Solidarietà a Cantalamessa per manifesto vergognoso», aggiunge invece Gianpiero Zinzi, deputato della Lega.​ 

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