Tra scarcerazioni e riconferme sono gli storici clan della camorra a farla ancora da padrona a Salerno e provincia. È quanto riporta la Direzione investigativa Antimafia nella relazione semestrale presentata lunedì dal ministro dell’Interno al Parlamento e relativa ad indagini che coprono il periodo che va da giugno a dicembre del 2014.
Si tratta di un resoconto delle attività criminali sul territorio ma non solo. Gli investigatori dell’Antimafia ripercorrono anche il nuovo modus operandi della criminalità caratterizzato da poche azioni plateali e contenuti scontri di potere.
Sarebbe cambiata dunque la procedura di azione e di controllo del territorio. «Memori delle esperienze giudiziarie in cui sono rimasti coinvolti - si legge nella relazione - i protagonisti criminali prediligono una minore visibilità dedicandosi ad attività illecite apparentemente di minor allarme sociale, avvalendosi di pochi fiduciari».
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