La verità di Elena Ferrante: «Il docufilm Ferrante Fever è bello assaje»

La verità di Elena Ferrante: «Il docufilm Ferrante Fever è bello assaje»
di Francesca Cicatelli
Sabato 30 Settembre 2017, 10:43 - Ultimo agg. 18:22
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Chi con morbosità ha assediato il Napoli Film Festival per l'anteprima nazionale di «Ferrante Fever» (uscita nazionale 2, 3, 4 ottobre), il documentario del regista Giacomo Durzi dedicato al mistero di Elena Ferrante, l'autrice della quadrilogia L'Amica Geniale che ha conquistato il mondo, sarà rimasto deluso dalla mancata ricerca dell'identità dell'autrice. Perché «Ferrante Fever» ricostruisce l'intensità della scrittura e del fenomeno riducendo ai margini il dato meno rilevante della caccia alla scrittrice.
 

Una «Napoli universale quella quella resa da Ferrante - commenta Durzi al Napoli Film Festival, la manifestazione diretta da Mario Violini in programma fino all’1 ottobre al cinema Hart di via Crispi - una Napoli resa fruibile a tanti, una città dura, in cui non è facile vivere ma di cui non puoi fare a meno». Il regista ha interagito con la Ferrante attraverso gli editori e la scrittrice ha fatto sapere di aver visto il documentario e di averlo apprezzato oltremodo trovandolo «bello assaje».

È il viaggio di uno straordinario successo che parte dai vicoli di Napoli e arriva in America. L'opera viene ricostruita attraverso i luoghi e i protagonisti dei romanzi attraverso lo sguardo di personaggi e testimoni d’eccezione come Roberto Saviano, Mario Martone e letture di Anna Bonaiuto. 
 

 
 
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