Lo sciopero di Hollywood blocca i divi di Giffoni

«Lo sciopero impone forti restrizioni agli attori, Smith e Buttrfield si sono dispiaciuti più di noi»

Lo sciopero di Hollywood blocca i divi di Giffoni
Lo sciopero di Hollywood blocca i divi di Giffoni
di Alessandra Farro
Mercoledì 19 Luglio 2023, 08:00 - Ultimo agg. 20 Luglio, 07:26
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Sta per concludersi la prima settimana di sciopero degli attori hollywoodiani che, insieme agli sceneggiatori in protesta già da un paio di mesi, sta paralizzando l'industria cinematografica americana e non solo. E arrivano le prime ripercussioni anche in Italia. Matt Smith e Asa Butterfield, attesi per la cinquantatreesima edizione del «Giffoni film festival» in programma da domani fino al 29 luglio nel piccolo borgo salernitano, non ci saranno: in questo momento gli attori non possono rilasciare interviste, sfilare sul red carpet (anzi blu carpet in questo caso) né prestarsi a photocall, dunque neanche parlare ai giovani «giffoner».

«Noi puntiamo principalmente al contatto fisico tra gli ospiti e i nostri ragazzi, al bagno di folla di fan e curiosi che accoglie i talent e all'entusiasmo reciproco che coinvolge i giurati e le star che dialogano. Se manca questo, cosa proponiamo ai giffoner?», chiarisce Claudio Gubitosi, direttore del festival. «Lo sciopero impone forti restrizioni agli attori, Smith e Buttrfield si sono dispiaciuti più di noi quando hanno capito che non avrebbero potuto partecipare al festival a queste condizioni.

Entrambi rispecchiano alla perfezione la logica della manifestazione: due attori molti giovani e già tanto affermati, ma dobbiamo ubbidire alla volontà dei sindacati e così per noi non avrebbe senso ospitarli».

Il programma, però, non cambia. La preparazione alle spalle del festival dura mesi, se non un anno intero e gli appuntamenti coinvolgono più di 40 artisti italiani. «Non abbiamo bisogno di riempire buchi, abbiamo già tanti ospiti e un calendario straordinario, c'è troppo lavoro alle spalle», continua Gubitosi.

La rassegna si inaugura domani pomeriggio con l'anteprima di «L'ultima volta che siamo stati bambini» (nelle sale dal 12 ottobre), film tratto dall'omonimo romanzo di Fabio Bartolomei, esordio alla regia di Claudio Bisio, che lo presenterà insieme a parte del cast: Carlotta De Leonardis, Alessio Di Domenicantonio, Lorenzo Mc Govern e Vincenzo Sebastiani. 

«Questo sciopero coinvolge le produzioni globali cinematografiche», conclude il direttore. «Molti attori europei sono iscritti anche al sindacato americano, il più importante del settore. Il mondo del cinema è paralizzato. Non so cosa succederà, c'è forte preoccupazione, partendo dall'intelligenza artificiale, finendo con i proventi destinati a cast e scrittori: se le produzioni vendono i film alle piattaforme, non sono tenute a dare una percentuale agli artisti, un grave problema soprattutto per chi vive solamente di cinema e non a livelli altissimi».

In prima linea, accanto ai colleghi meno famosi, anche Tom Cruise, che ha interrotto le riprese dell'ultimo «Mission Impossible» e che, insieme a Matt Demon, ha lanciato appelli alle parti per cercare di smussare le rispettive posizioni. 

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