Giorgio Napolitano, la città di Napoli unita nel ricordo: ​«Era il nostro Presidente»

Bandiere a mezz’asta, l’omaggio corale di uomini comuni e vertici istituzionali

Giorgio Napolitano al Gambrinus
Giorgio Napolitano al Gambrinus
di Adolfo Pappalardo e Luigi Roano
Venerdì 22 Settembre 2023, 22:59 - Ultimo agg. 24 Settembre, 08:55
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Bandiere a mezz’asta nei palazzi istituzionali e cordoglio unanime in città per la scomparsa di Giorgio Napolitano. E se Napoli è stata amata da tutti gli inquilini del Quirinale, ancor di più lo era da lui: originario di via Monte di Dio, una strada che si inerpica verso il monte Echia, la zona che sovrasta piazza del Plebiscito e Santa Lucia: il balcone sul golfo di Napoli, insomma. E qui, dopo gli studi alla Federico II inizia la carriera politica del primo ex comunista che salirà poi sul Colle. Naturale, quindi, che il cordoglio qui, a Napoli la sua città, sia più sentito che altrove. Per i legami d’origine e non solo per quelli legati alla sua lunghissima carriera politica iniziata nella sede napoletana del Pci, di via dei Fiorentini.

In questo contesto tra i primissimi a manifestare cordoglio è il sindaco Gaetano Manfredi: «A nome dell’amministrazione comunale e di tutta la città, esprimo grande cordoglio per la morte del presidente Giorgio Napolitano». «Ha sempre difeso - prosegue l’ex rettore - i principi fondamentali della Costituzione ed ha rappresentato Napoli ai massimi livelli con uno straordinario senso delle Istituzioni. In segno di lutto, ho subito disposto le bandiere a mezz’asta al Comune». Manfredi ha già annunciato che parteciperà ai funerali di Napolitano ovunque si terranno ovvero a Roma o a Napoli. Quanto al lutto cittadino in Comune stanno aspettando lumi dalla Capitale. 

Addolorato il governatore Vincenzo De Luca: «Con Napolitano - dice il presidente della Regione - scompare una delle figure più eminenti della vita politica del nostro Paese, un esponente tra i più autorevoli della classe dirigente meridionale, espressione da sempre di una cultura riformista e meridionalista».

Per De Luca Napolitano: «È stato una figura lontana da ogni demagogia ed espressione del senso dello Stato in tutte le funzioni che ha ricoperto, da quelle di governo a quelle parlamentari, alla Presidenza della Repubblica. In quest’ultima responsabilità è stato esempio di correttezza, di imparzialità e senso dello Stato». 

Per il deputato del Pd ed ex ministro Enzo Amendola «Napolitano è stato un gigante del ‘900, ogni altra formula sarebbe riduttiva. Ho avuto l’onore di seguire la sua storia politica e istituzionale. Per tutti noi un esempio di vita. Un abbraccio alla famiglia e ai suoi cari». 

Sulla stessa lunghezza d’onda la dem Pina Picierno, vicepresidente del parlamento Europeo: «Con determinazione ha saputo tenere insieme il Paese nei momenti più difficili del suo recente passato. Con coraggio ha contribuito alla definizione del ruolo del Parlamento europeo e al processo di integrazione. Con equilibrio ha legato cultura, politica e funzioni istituzionali». 

 

L’ex ministra Mara Carfagna sottolinea come «l’Italia perde un indiscusso protagonista della storia repubblicana, che ha servito il Paese sempre con alto senso delle Istituzioni, autorevolezza, passione politica e civile». 

Per il giovane parlamentare Pd Marco Sarracino «è davvero una triste notizia per il Paese, il Mezzogiorno e la città di Napoli. Il presidente Napolitano è stato uno dei grandi uomini di Stato della nostra storia. Ha servito le istituzioni e la Repubblica affrontando passaggi delicati e drammatici per il Paese avendo nella Costituzione la sua unica bussola. Un maestro per tanti». 

 

Mentre lo ricordano con affetto dalla fondazione Maurizio Valenzi, intitolata all’ex sindaco rosso di Napoli. «Il suo impegno e il suo amore per Napoli- scrivono i vertici della Fondazione - sono stati uno dei fili conduttori del suo percorso personale e politico. Un impegno e un amore con il quale ci ha incoraggiato anche nella costruzione e nella nascita della Fondazione nel 2009 e per il ruolo della Fondazione nel sociale oltre che nella cultura». 

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Naturale che anche il centrodestra tributi un saluto al presidente emerito. «Il mio cordoglio a un vero uomo di Stato. A lui ero particolarmente legato: ricordo con affetto i miei anni a palazzo Santa Lucia. Si instaurò una certa vicinanza con lui che voleva essere aggiornato sulla sua città e sulla Campania». «Una perdita per la città e per il paese. Le nostre strade sono state sempre distinte e separate ma quello che non è mai mancato è il rispetto istituzionale. Napoli oggi è più povera», sottolinea invece l’eurodeputato di Forza Italia Fulvio Martusciello. 
 

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