Avellino: avvocato aggredito davanti casa, l'Ordine chiede interventi immediati

Il legale colpito da uno straniero a cui aveva chiesto di non urinare nei suoi vasi

Il Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Avellino
Il Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Avellino
di Alessandra Montalbetti
Martedì 9 Maggio 2023, 09:17
3 Minuti di Lettura

«Vogliamo dare un segnale importante per sensibilizzare tutte le istituzioni preposte a porre in essere tutte le misure necessarie per restituire al cittadino quella sensazione di sicurezza per esercitare in libertà i propri diritti». È quanto dichiarato dal presidente del consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Avellino, Fabio Benigni che ha convocato ad horas, un consiglio straordinario dopo l'aggressione subita da un avvocato, L.R., dinanzi la sua abitazione, ubicata in Corso Umberto I da un cittadino straniero, per averlo invitato a non urinare nei vasi sistemati nella sua proprietà. «Abbiamo preso atto della gravità degli episodi che purtroppo si sono verificati ad Avellino e ho inteso dare un segnale», ha precisato il presidente Benigni. Infatti i componenti del consiglio dell'Ordine di Avellino hanno redatto al termine del confronto, un documento sottoscritto da tutti i consiglieri con il quale «invitano tutte le autorità preposte ad esercitare l'attività di controllo del territorio e predisporre tutti gli strumenti utili per garantire come purtroppo non è accaduto l'ordine pubblico e l'esercizio di diritti e libertà fondamentali attribuite a ciascun cittadino, ad esercitare l'attività di prevenzione e repressione dei reati e ad esercitare tempestivamente l'attività rivolta all'adozione di misure limitative della libertà personale, in presenza dei presupposti di legge, nei confronti dei soggetti che rappresentano oggettivamente un pericolo concreto e attuale per la collettività».

Il presidente Benigni e i suoi consiglieri auspicano: «un immediato intervento da parte delle richiamate autorità finalizzato a tutelare l'ordine pubblico e a restituire a ciascun cittadino quella sensazione di sicurezza garantendone l'incolumità fisica e rimuovendo, ciascuno per quanto di competenza, gli ostacoli che limitano illegittimamente il libero esercizio dei diritti fondamentali e delle libertà individuali e inviolabili, non ultime quelle di espressione, manifestazione e riunione». L'avvocato ha rimediato un pugno in pieno volto dal cittadino extracomunitario che dopo esser stato allontanato una prima volta, ha fatto ritorno sul posto brandendo un bastone in ferro, recuperato dal cantiere presente lungo via Francesco Tedesco. Ma a preoccupare maggiormente è che il giovane in questione, in passato ha già aggredito altre persone ed è ancora libero. Dal Consiglio nazionale Forense è arrivata anche la decisione sui ricorsi presentati dagli avvocati Elena Ferrara e Nicola Micera, i primi esclusi alle elezioni forensi svoltesi nel gennaio scorso, contro l'elezione dell'avvocato Francesco Saverio Iandoli, sostenendo che fosse incandidabile. «Dopo tre mesi circa finalmente ricevo giustizia - ha commentato Iandoli - Voglio ringraziare chi mi ha difeso, l'avvocato Leonida Maria Gabrieli, che ancora una volta non si è sottratto quando si è trattato di difendere oltre che un collega anche il Consiglio di Avellino, l'avvocato Carmen Picariello, l'avvocato Tommaso Fabiano, che si sono battuti per me come fossi un loro fratello. Il presidente Fabio Benigni e il vicepresidente Roberto Fabiano, che nonostante non fossero stati raggiunti dal ricorso, pur essendo nella mia identica posizione, si sono costituiti nel giudizio; i consiglieri tutti che mi hanno manifestato solidarietà e affetto senza fine». Ora si attende la decisione anche per altri due avvocati, Maria Rita Martucci e Giovannangelo De Giovanni che sono stati eletti consiglieri alle ultime elezioni.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA