Avellino, incarichi sotto dettatura: Smiraglia nel mirino

Guerriero negli uffici della dirigente indicava la partita Iva della ditta affidataria

Filumena Smiraglia
Filumena Smiraglia
di Alessandra Montalbetti
Venerdì 22 Marzo 2024, 07:46 - Ultimo agg. 19:30
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Oggi le udienze di Riesame per Filomena Smiraglia i fratelli Diego e Fabio Guerriero. La dirigente intanto starebbe per dimettersi dall'incarico al comune affidatole dal sindaco Giuseppe Festa. Nei giorni scorsi il sindaco le aveva tolto le deleghe a lavori pubblici e patrimonio.

Altri particolari dell'inchiesta intanto emergono. A gestire la F.G. srl di fatto non era la titolare, ma l'indagato Fabio Guerriero. Circostanza che emerge da alcune intercettazioni telefoniche ed ambientali, laddove l'architetto Fabio impartiva precise disposizioni alla cognata che puntualmente venivano eseguite: pagamenti di fatture e bonifici che autorizzava la donna con la propria firma digitale, ma solo dopo esser stata contattata dal professionista, Fabio Guerriero.

Le operazioni bancarie richieste da Fabio Guerriero venivano svolte contemporaneamente dai due, in quanto a gestire di fatto il conto era sempre l'indagato, titolare dello studio professionale di via Tagliamento. Dunque ad avviso degli inquirenti le operazioni bancarie di natura contabile erano solo formalmente eseguite dalla cognata, socia unica della F.G. srl, risultata nel corso delle indagini eseguite da Piazzale De Marsico, affidataria del servizio di progettazione definitiva ed esecutiva afferente alla realizzazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di via Castagno San Francesco.

Inoltre è emerso che l'affidamento è stato assegnato con una procedura negoziata senza bando, con il criterio del massimo ribasso previsto, ai sensi dell'art 95 del codice degli appalti. La F.G. srl inoltre risulta come accertato dagli uffici della Procura guidata dal procuratore Domenico Airoma l'unica società tra gli operatori economici invitati ad aver presentato un'offerta per tale appalto.

Dalle intercettazioni emerge, inoltre, anche che Fabio Guerriero intende far recapitare la somma al fratello Diego, che dovrebbe emettere fattura alla F.G. di cui lo stesso non farebbe più parte.
Nel mirino della procura è finita anche l'assegnazione dei lavori di trivellazione e perforazione, sondaggi geognostici, per un importo di circa 9mila euro, ad una ditta di Benevento, nell'ambito del progetto di edilizia residenziale pubblica di via Castagno. In tal caso la dirigente comunale del settore Lavori Pubblici, indagata, Filomena Smiraglia, aveva già proceduto ad individuare la ditta a cui affidare l'appalto. Aveva in realtà già consegnato la documentazione ad un collaboratore affinché desse seguito alla procedura di legge. Procedura di affidamento bloccata sul nascere dall'ex consigliere comunale indagato e dimessosi dopo la bufera giudiziaria, Diego Guerriero, che in un colloquio con la dirigente le suggeriva la ditta a cui doveva essere affidato l'appalto.

A seguito dell'intervento di Diego Guerriero, la dirigente ha provveduto a bloccare l'iter per l'affidamento e a sostituire l'assegnataria dell'appalto con ogni evidenza già individuata con la ditta indicata da Guerriero. Dunque pur di assecondare le richieste del consigliere comunale la dirigente ha dovuto modificare gli atti già predisposti e pronti per essere protocollati. Subito dopo aver bloccato l'iter, Diego Guerriero inizia a dettare alla Smiraglia il numero di partita Iva della società a cui affidare l'incarico pubblico. Circostanza che ha trovato conferma anche negli ulteriori accertamenti effettuati dagli inquirenti sulle determine firmate dalla dirigente Smiraglia.

Ovviamente senza far alcun cenno a quanto accaduto. Il tutto - come ritengono gli inquirenti - in violazione dei doveri di trasparenza ed imparzialità collegati alla sua funzione e peraltro contrariamente a quanto attestato falsamente dalla stessa Filomena Smiraglia nella determina del 29 novembre 2023 di aver proceduto all'individuazione della società a cui affidare l'incarico valutandone la competenza nell'espletamento dell'attività richiesta.

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Condotta che costituisce ad avviso degli inquirenti elemento sintomatico di come la dirigente, approdata ad Avellino nel 2021 ex articolo 110 del Tuel su indicazione del sindaco Gianluca Festa ed assunta a tempo determinata, fosse attenta alle richieste provenienti da soggetti politici dell'amministrazione comunale, compreso il primo cittadino coinvolto nell'inchiesta.

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