Avellino, indagato il sindaco Festa: appalti sospetti e sponsorizzazioni

È accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d'asta, falso in atto pubblico, false fatture e abuso d'ufficio

Il sindaco di Avellino Gianluca Festa
Il sindaco di Avellino Gianluca Festa
di Gianni Colucci
Giovedì 7 Marzo 2024, 07:00 - Ultimo agg. 8 Marzo, 07:46
4 Minuti di Lettura

C'è anche il sindaco di Avellino Gianluca Festa nell'inchiesta della Procura irpina sugli appalti comunali. I reati ipotizzati sono quelli di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d'asta, falso in atto pubblico, false fatture, abuso d'ufficio. Dalle gare per organizzare gli spettacoli estivi, all'affidamento dei lavori per restaurare un edificio seicentesco al centro città, fino alla costituzione della società comunale per la raccolta dei rifiuti, secondo la Procura Festa sarebbe come un «Re Mida» al contrario: ad ogni appalto che tocca fioriscono inghippi giudiziari. La notte scorsa i carabinieri hanno perquisito il suo ufficio in Comune, la sua abitazione e quella della madre.

Il sostituto procuratore Vincenzo Toscano, titolare dell'inchiesta, ha anche ordinato una perquisizione personale e all'autovettura del primo cittadino e sequestrando due pc e due telefonini oltre a numerosi documenti. Sono anche scattate verifiche sui movimenti bancari del primo cittadino. Festa risulta iscritto nel registro degli indagati assieme al presidente della società cestistica DelFes che milita in serie B Gennaro Canonico e al commercialista Andrea Canonico.

Le iscrizioni risultano nel decreto di perquisizione e sequestro notificato dagli inquirenti al sindaco e alle due figure apicali della società sportiva ed eseguito martedì sera dalle 21 fino all'alba di ieri mattina. 

In sostanza Festa è ritenuto il gestore di fatto della società sportiva irpina che avrebbe beneficiato di sponsorizzazioni da parte di società e aziende aggiudicatarie di appalti pubblici indetti dal Comune. L'inchiesta si compone anche di altri filoni per i quali risultano indagati anche la dirigente comunale Filomena Smiraglia, il consigliere comunale di maggioranza Diego Guerriero e suo fratello Fabio Guerriero, titolare di uno studio di architettura e già presidente del Parco dei Monti Picentini. Il reato di turbativa contestato secondo la Procura è fondato sull'ipotesi che gli indagati avrebbero condizionato gli appalti per poi riottenere cifre da destinare alle attività sportive o a manifestazioni pubbliche. Gli indagati, tutti raggiunti dall'ipotesi di accusa di associazione per delinquere, secondo la Procura avrebbero influenzato le gare per il recupero e restauro della Dogana di Avellino e la costituzione della Grande srl, la società partecipata del Comune (al 51%) per la gestione dei rifiuti in città (appalto da oltre 120 milioni di euro).

La Procura di Avellino da giorni sta effettuando sequestri di documenti e dispositivi informatici in Municipio, dopo aver finanche bloccato un concorso pubblico nello scorso gennaio, in pieno svolgimento al palazzo municipale, per l'assunzione di nuovi vigili urbani. Per quest'ultima vicenda sono indagati ancora la dirigente Filomena Smiraglia insieme al vice comandante dei vigili Domenico Sullo e ad un giovane concorrente per rivelazione del segreto d'ufficio, abuso d'ufficio e falso.

Questa settimana di superlavoro della Procura era stata preceduta da un'altra attività di indagine relativa al «Summer fest», la serie di concerti estivi per i cui appalti sono indagate altre tre persone. In quel caso a fra scattare inchiesta l'affidamento a un'impresa di un incarico da 260mila euro per l'organizzazione del concerto di Tananai, Achille Lauro e Gaia (estranei all'inchiesta) avvenuto il 16 agosto del 2023. E ieri al termine di una notte di perquisizioni e una mattinata di verbalizzazioni dei carabinieri, il sindaco Festa, accompagnato dal suo legale di fiducia, l'avvocato Luigi Petrillo, si è presentato in Comune spiegando che «dalle perquisizioni non risulta niente».

Anzi ha anche duramente commentato il lavoro dei magistrati: «Mi indigno profondamente, a nessuno, nemmeno alla magistratura è consentito fare riferimenti a fatti accaduti due anni fa», ha detto. In sostanza, il primo cittadino si sente vittima dell'attività dell'opposizione consiliare che ha presentato numerosi ricorsi e dossier in Procura e alla Corte dei conti sulla sua attività amministrativa.

Video

«Le opposizioni hanno fatto sciacallaggio e dossieraggio politico, cercavano la bomba, non hanno trovato nemmeno una miccetta, hanno fatto cilecca», ha attaccato il sindaco. E raccontando la notte di perquisizioni ha aggiunto: «Ho detto agli otto correttissimi carabinieri venuti a casa mia che cercassero pure l'impossibile, perché ne voglio uscire pulito. La gente deve avere la prova provata su qualsivoglia dubbio su di me. Dalle perquisizioni non risulta niente», ha detto. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA