Costantino e Alessandra Mazza, riconsegnate le salme: funerali nella chiesa di San Ciro

Domani l'ultimo saluto ad Alessandra e Costantino

Riconsegnate le salme, i funerali di padre e figlia nella chiesa di San Ciro
Riconsegnate le salme, i funerali di padre e figlia nella chiesa di San Ciro
di Katiuscia Guarino
Giovedì 22 Febbraio 2024, 08:57 - Ultimo agg. 11:27
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Ultimo saluto a Costantino e Alessandra Mazza. Domani mattina alle 10.30 nella chiesa di San Ciro in viale Italia si svolgeranno i funerali di padre e figlia. Le salme, al termine degli accertamenti autoptici richiesti dalla Procura della Repubblica di Avellino, sono state affidate ai familiari, alla signora Maria Petrone (moglie di Costantino e mamma di Alessandra) e Giovanni (l'altro figlio e fratello di Alessandra) per poter organizzare le esequie. Un pomeriggio da dimenticare a Contrada Bosco dei Preti dove nell'abitazione della famiglia Mazza si è consumata la tragedia.

Costantino ha ucciso la figlia Alessandra con un colpo di pistola alla testa e poi si è sparato alla tempia.

Un omicidio-suicidio avvenuto davanti casa, mentre la signora Maria Petrone era in cucina. I corpi sono stati trovati uno accanto all'altro proprio dalla signora sotto il pergolato. Una scena terribile. Quando i soccorsi sono intervenuti, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Secondo la ricostruzione fatta dagli agenti della Squadra Mobile, Costantino Mazza avrebbe ucciso la figlia con un colpo di pistola sparato alla base del cranio. Avrebbe abbracciato di spalle la ragazza e poi esploso il colpo. Pochi attimi e si sarebbe puntato la stessa pistola, una Browning calibro 6,35 alla tempia, e avrebbe premuto il grilletto. 

Gli accertamenti necroscopici che si sono svolti agli inizi della settimana - lunedì e martedì presso l'obitorio dell'ospedale Moscati - avrebbero confermato i colpi mortali che hanno ucciso padre e figlia. Si dovranno comunque attendere i risultati dei prelievi eseguiti durante l'autopsia e il referto del medico legale incaricato dalla Procura. A disporre l'autopsia sui corpi di Costantino e Alessandra Mazza è stato il pm Antonella Salvatore che ha coordinato le indagini della Squadra Mobile. Sono stati momenti davvero drammatici anche per gli stessi operatori sanitari e di polizia. I corpi senza vita di padre e figlia giacevano vicini. 

In quegli attimi la signora Maria Petrone avrebbe raccolto la pistola - utilizzata dal marito per compiere l'omicidio e poi il suicidio - e l'avrebbe portata in casa per metterla al sicuro. Forse non aveva ancora realizzato che figlia e marito fossero morti. L'arma, che dagli accertamenti è risultata legalmente detenuta, è stata poi sequestrata dagli agenti della Squadra Mobile. All'interno del caricatore sono stati trovati quattro colpi. Sul luogo del delitto, invece, sono stati rinvenuti due bossoli. Per precauzione la polizia ha provveduto anche al sequestro di quattro fucili da caccia legalmente detenuti da Costantino. Alessandra Mazza, 35 anni, aveva tanti amici. Descritta da tutti come una persona dolce, sorridente e disponibile. 

Faceva l'estetista e proprio quella mattina era stata in centro per delle commissioni. Non avrebbe mai immaginato che quelle sarebbero state le sue ultime ore di vita. Alessandra soffriva di repentini sbalzi d'umore. Negli ultimi tempi i litigi in famiglia erano frequenti. Pare che poco prima della tragedia padre e figlia avessero avuto una discussione. Ma l'amore tra padre e figlia era molto forte. «Una famiglia lasciata da sola», sono le parole di tante persone che conoscevano bene Costantino.

Il 63enne era una persona affabile e molto sensibile. L'uomo era tornato a casa da appena quattro giorni prima di quel maledetto 14 febbraio. Era stato ricoverato all'ospedale Moscati per essere sottoposto a un intervento chirurgico. Ora bisognerà stare vicini alla signora Maria e al figlio Giovanni che in pochi attimi si sono visti spazzare via un pezzo importante della famiglia. Una pagina triste e dolorosa per la comunità avellinese.

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