Avellino: polemiche per la convenzione con l'Unisa: «Festa regala il Municipio»

Critiche dei consiglieri di opposizione

Il Comune di Avellino
Il Comune di Avellino
di Rossella Fierro
Giovedì 15 Giugno 2023, 09:39
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«Festa regala il Palazzo comunale all'Unisa concedendo addirittura la possibilità di subaffittarlo, mentre chiede sacrifici ai cittadini, a cui aumenta le tasse, con la scusa del predissesto». È polemica sulla convenzione sottoscritta tra l'amministrazione comunale e l'Ateneo salernitano per la nascita del Polo Avellino che, da settembre, dovrebbe sorgere nell'attuale sede del Municipio a Piazza del Popolo. A sollevare il caso è Nicola Giordano, consigliere del gruppo Pd, che dopo aver visionato gli accordi, repertati presso l'Università e non al Comune, denuncia: «La convenzione è stata sottoscritta prima che il consiglio comunale votasse il nuovo piano alienazione da cui è stata stralciata la vendita del Municipio, valutata in 5 milioni. Votazione che è avvenuta solo lunedì scorso mentre la convenzione è stata sottoscritta da mesi. Il bene viene dato in comodato d'uso gratuitamente per dieci anni, con la previsione che entro il 31 dicembre 2024 l'Università entrerà in possesso dell'intero stabile e non solo del piano terra e del primo piano, come comunicato dal sindaco. E, soprattutto, prevede la possibilità per l'Università, che è un operatore economico a tutti gli effetti pur essendo un ente pubblico, di subaffittare spazi dello stesso edificio. Un ingiustificabile regalo, a maggior ragione se si pensa che l'amministrazione che rinuncia alla vendita del suo bene e permette ad un altro soggetto di guadagnarci, è la stessa che aumenta le tasse e chiede sacrifici ai cittadini in nome della copertura del disavanzo».

 

L'esponente di minoranza accende i riflettori anche sui lavori di adeguamento in corso al piano terra del Comune proprio per convertire gli spazi prima occupati da ufficio tributi, ufficio elettorale e Suap. «Iniziati a maggio senza autorizzazione, visto che il progetto di modifica è datato 6 giugno. In sostanza, in queste settimane, parte del Comune è stata trasformata in cantiere senza che nessuno lo avesse deliberato. Né si possono definire i lavori in corso come edilizia libera. L'Università, che svolge le opere a sue spese, rischia di trovarsi costretta a chiedere una sanatoria. Sarebbe paradossale, così come lo è il fatto che lo stesso Comune è destinatario di un finanziamento per l'efficientamento energetico della sede che, adesso, andrà a beneficio di un soggetto esterno mentre la comunità dovrà accollarsi altri costi per ridurre le spese di gestione nelle nuove sedi in cui saranno spostati gli uffici municipali». Ed è proprio su questo fronte che qualcosa inizia a muoversi concretamente. A partire dai lavori che interesseranno la facciata di Palazzo De Peruta dove Festa ha intenzione di trasferire gli uffici comunali della Smart city e da cui dovrà spostare il Giudice di pace che andrà nella Palazzina Anagrafe di Piazza del Popolo. I lavori a via Mancini dovrebbero iniziare il 19 giugno. È questa la data di start riportata nell'ordinanza pubblicata ieri, con scadenza non oltre il 31 dicembre, che vieta la sosta su ambo i lati di via Mancini, nel tratto compreso tra il civico 7 e l'intersezione con Corso Vittorio Emanuele, e dispone il restringimento della carreggiata. Lavori che, almeno nella fase iniziale, conviveranno con le attività del Giudice di pace. E si accelera anche sul cantiere in corso al Palazzo della cultura "Victor Hugo" dove pure dovranno essere trasferiti alcuni settori comunali. Dopo aver sistemato il centro "Guido Dorso" a Casina del Principe, il Comune dispone anche lo spostamento dell'Ente idrico campano a cui concede, per un anno, i locali dell'ex scuola di Piazza Napoli a Bellizzi. 

 

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