Avellino, maxi truffa bonus cultura: libraio incassa 140mila euro dagli studenti diciottenni

L'uomo avrebbe incassato indebitamente il denaro compiendo 442 operazioni non consentite

Avellino, maxi truffa bonus cultura
Avellino, maxi truffa bonus cultura
di Katiuscia Guarino
Martedì 12 Marzo 2024, 10:10 - Ultimo agg. 12:25
3 Minuti di Lettura

È accusato di aver incassato indebitamente il Bonus Cultura 18App erogato dallo Stato, destinato ai diciottenni, per un importo complessivo di oltre 144mila euro, compiendo 442 operazioni non consentite. A scoprire il tutto la Guardia di Finanza del comando provinciale di Vicenza.

A finire nei guai il titolare di una libreria con sede in provincia di Avellino e residente a Rocca San Felice. Il commerciante ha rimediato una denuncia per indebita percezione di erogazioni pubbliche. È stato anche sospeso dall'elenco degli esercenti 18App in via cautelare.

L'attività investigativa svolta dai finanzieri della compagnia di Arzignano (Vicenza) prende spunto dalla denuncia presentata da un 18enne del posto che voleva convertire il Bonus Cultura erogato dallo Stato in denaro di libera spesa. Il giovane, pur avendo seguito l'intera procedura per la conversione del beneficio economico rilevata da un sito internet, non era riuscito a ricevere alcuna somma in denaro. Era stato constatato, tramite l'applicativo ministeriale, che il bonus a lui destinato era stato utilizzato da una libreria con sede in provincia di Avellino. Sono così scattate le indagini delle Fiamme Gialle che hanno focalizzato l'attività investigativa sulla libreria della provincia di Avellino segnalata. In seguito all'acquisizione di dati e notizie presso la Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici Spa) - l'azienda di diritto privato totalmente partecipata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, incaricata dal Ministero della Cultura di gestire i pagamenti a favore degli esercenti che hanno aderito all'iniziativa i finanzieri hanno accertato che il titolare della libreria avrebbe reiterato per almeno 442 volte la condotta delittuosa, ottenendo una indebita percezione di denaro pubblico pari appunto a oltre 144 mila euro.

In sostanza, il libraio di Rocca San Felice - regolarmente accreditato dal Ministero della Cultura per l'acquisto di beni e servizi culturali attraverso il bonus - pubblicizzava sul proprio sito internet l'opportunità. Un portale online realizzato con una fattura tale da ingannare centinaia di potenziali beneficiari e che evidenziava la possibilità di monetizzare i voucher statali a favore dei neo maggiorenni beneficiari e, una volta incassato il contributo, pari appunto a 500 euro, lo tratteneva anziché corrisponderlo al titolare del beneficio. In relazione alle risultanze dell'attività investigativa, è stato attivato dalle Fiamme Gialle vicentine il Ministero della Cultura che ha disposto la sospensione in via cautelare dall'elenco degli esercenti 18App la ditta individuale di cui è titolare l'indagato residente a Rocca San Felice. L'attività illecita, inoltre, non avrebbe solo riguardato il titolare della libreria, bensì anche i giovani (18enni o comunque destinatari del beneficio), i quali cedendo il proprio voucher a fronte di un compenso, ovvero la promessa di un compenso di denaro, avrebbero, inoltre, violato la normativa istitutiva del Bonus Cultura. 

Video

L'iniziativa, com'è noto, dedicata a promuovere la cultura fra i giovani, è rappresentata da un buono di 500 euro da spendere in cinema, musica e concerti, eventi culturali, libri, musei, visite a monumenti e parchi archeologici, teatro e danza, prodotti dell'editoria audiovisiva, corsi di musica, corsi di teatro e corsi di lingua straniera, nonché abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale.

Secondo l'accusa, invece, il titolare dell'attività commerciale irpina avrebbe promesso di cambiare il bonus con soldi contanti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA