Il Covid-19 torna a colpire gli operatori sanitari. Tre medici, due uomini e una donna, dell'Azienda ospedaliera Moscati hanno contratto il virus sul posto di lavoro.
Si tratta di un dirigente medico del reparto di Oncologia, di un cardioanestesista e di una dottoressa del reparto di Medicina interna. Il primo è risultato positivo al tampone molecolare al quale si era sottoposto nell'ambito dello screening al personale avviato nell'Unità operativa diretta da Cesare Gridelli dopo che, giovedì dell'altra settimana, era emersa la positività di un degente (saranno poi tre in tutto i degenti infettati). Il cardioanestesista si è, invece, recato in Pronto soccorso ieri mattina perché aveva la febbre alta: positivo al tampone rapido e poi a quello molecolare è stato dimesso nel pomeriggio. Adesso è in isolamento domiciliare. La dottoressa, infine, avrebbe scoperto di aver contratto il virus nell'ambito dei controlli effettuati periodicamente a medici e infermieri in tutti i reparti della città ospedaliera. Appresi gli esiti, la direzione strategica, come da protocollo, ha disposto la sanificazione straordinaria degli ambienti. In giornata, sono attesi i responsi degli esami ai quali si sono sottoposti i colleghi e i pazienti entrati in contatto con i contagiati.
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Dunque, il Covid 19 torna a colpire gli operatori sanitari: quelli registrati al Moscati sono i primi 3 casi in questa seconda ondata epidemica che in Irpinia, come d'altronde nel resto della Regione, sta macinando numeri da piena emergenza.
Tornando al presente, da giorni era forte il sospetto che il virus circolasse all'interno della città ospedaliera: 6 i casi registrati, in meno di una settimana, di pazienti entrati in reparto per curare altre patologie, ma che hanno poi contratto il Coronavirus durante la degenza. Tre in Oncologia, gli altri in Ginecologia, Pediatria e Ortopedia. Gli ultimi sono stati rilevati mercoledì: riguardano un uomo di 81 anni di San Potito Ultra (Oncologia) e una donna della provincia di Napoli (Ortopedia) arrivata ad Avellino per essere operata al femore. Gli altri sono un uomo di 73 anni di Avellino (Oncologia), un uomo di 65 di Saviano in provincia di Napoli (Oncologia), un ragazzo di 12 anni di Tufino in provincia di Napoli (Pediatria) e una donna di 31 anni di Lauro (Ginecologia). Destava preoccupazione anche la positività di una ragazza di 13 di Manocalzati (che frequenta una scuola media di Atripalda) che era stata ricoverata lunedì scorso in Pediatria per essere poi trasferita alla Federico II di Napoli. Ora sta meglio ed è tornata a casa.
Cinque dei sei degenti contagiati sono quindi stati trasferiti nel Covid Hospital (il 65enne di Saviano è in isolamento domiciliare affidato all'Asl di competenza). La struttura dedicata è stata riattivata martedì mattina e in poche ora ha esaurito i 16 posti letto resi disponibili in un primo momento dalla direzione strategica che aveva optato per la riapertura di un solo piano, quello di degenza ordinaria. Ma da martedì notte si sono susseguiti casi di Covid conclamati in Pronto soccorso. Al momento, sono 23 i ricoverati nel Covid Hospital: 16 sono irpini, 7 provengono dal Napoletano. Di questi ultimi, 6 sono stati trasferiti ad Avellino da altri ospedali della Regione, mentre uno era già al Moscati (è la paziente di Ortopedia che si è contagiata in corsia). Altri due degenti Covid, in via di guarigione (negativi a un solo tampone), sono isolati in Malattie infettive.