Con il loro estro creativo, Margherita e Pellegrino Capobianco (la prima scrittrice il secondo illustratore) hanno vinto il Premio per l’Editoria Abruzzese, con il libro per ragazzi Holly e la corsa contro il tempo (Tabula Fati, 32 pag., 8 euro) una fiaba avvincente. «È un racconto fantastico che trae spunto dalla realtà - commenta Margherita Capobianco. Il libro, infatti, è nato durante il lockdown, per aiutare i bambini a vincere la solitudine, a superare le difficoltà di un periodo in cui hanno vissuto fuori dal mondo».
Insegnante e scrittrice, l’autrice è mossa da una fervida immaginazione, unita all’amore per l’infanzia: «Ho iniziato a scrivere dodici anni fa, creando un personaggio ricco di fascino, Holly, un folletto magico.
In Holly e la corsa contro il tempo realtà e fantasia si incrociano: «Cerco di inculcare ai piccoli lettori il valore della speranza, la fiducia nel futuro, il coraggio dell’altruismo. Il mio folletto, infatti, si distingue proprio per il suo coraggio, per il suo non piangersi addosso. Spero che i miei racconti stimolino i bambini alla positività». La fiaba vincitrice è stata scritta nel periodo del Covid, che ha condizionato la vita di adulti e bambini, portando ansia, tristezza per le vittime. «Anche oggi - precisa l’autrice - mi capita di vedere bambini tristi, ed è inaccettabile. L’infanzia dovrebbe essere il periodo più felice della vita di ognuno di noi, l’epoca dell’incanto, dei giochi. Non bisogna perdere l’ottimismo, proprio come Holly, che nutre fiducia nel genere umano». Con il suo eroe fantastico, Margherita Capobianco allieta tanti bambini, facendoli sognare. «Anche da insegnante so che la fantasia è il luogo della gioia, della sicurezza. Alimentare la propria immaginazione, significa anche scoprire le proprie capacità creative, talvolta sconosciute anche a noi stessi. Inoltre, la fiaba educa alla lettura, migliora la scrittura e l’espressione verbale».
Nel futuro dell’autrice c’è ancora un sogno: «Mi piacerebbe realizzare un albo illustrato, oltre a scrivere delle storie avventurose. Uno dei temi centrali delle mie fiabe è il ricordo. Credo che anche ai bambini bisogna trasferire il valore della memoria del proprio passato. Nei momenti più difficili, infatti, rifugiarsi nella dolcezza del ricordo aiuta a vincere la tristezza, a ritrovare le energie per affrontare le difficoltà, a sentirsi in armonia con il mondo, superando la solitudine e l’incomunicabilità».