IrpiniAmbiente, via al trasferimento degli addetti a Grande Srl

I cento dipendenti individuati passeranno da un contratto con un'azienda pubblica a uno con un'azienda privata

IrpiniAmbiente, via al trasferimento degli addetti a Grande Srl
IrpiniAmbiente, via al trasferimento degli addetti a Grande Srl
di Alessandro Calabrese
Lunedì 24 Luglio 2023, 11:00
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Nuova gestione del servizio di igiene urbana per la città di Avellino, la De Vizia Transfer spa accelera sulle procedure di subentro ad IrpiniAmbiente e chiede la lista degli operatori che dovranno essere assorbiti per effettuare il cosiddetto passaggio di cantiere.

Non ha perso tempo la società irpina con sede legale a Torino che già lavora alla costituzione della società mista Grande srl che vede l'ente di Piazza del Popolo socio maggioritario al 51%. L'assunzione degli addetti che saranno impiegati nel sub ambito distrettuale cittadino avverrà ai sensi della norma che regola l'avvicendamento delle imprese nei servizi ambientali. Formalmente, però, i 100-110 dipendenti individuati passeranno da un contratto con un'azienda pubblica, quella interamente partecipata dalla Provincia, ad uno con un'azienda privata. E questo non è stato digerito da chi è in predicato di essere trasferito in quanto già addetto ad esplicare le proprie mansioni nell'ambito cittadino. Gli altri che passeranno con l'Ato rifiuti, infatti, resteranno in una società completamente pubblica che a loro dire rappresenta una garanzia maggiore. Di tutto ciò se ne parlerà questa mattina, a partire dalle 11, negli uffici di IrpiniAmbiente di via Cannaviello tra una delegazione di sindacati di categoria, Cgil Fp, Fit Cisl, UilTrasporti, Ugl Igiene Ambientale e Fiadel, e l'amministratore unico Claudio Crivaro che sta traghettando il passaggio di consegne. 

«Su questa divisione - afferma il segretario della Fit Cisl, Francesco Codella - c'è un forte disappunto da parte dei lavoratori.

E questo primo passaggio di cantiere, che non è indolore, lo mostra subito, plasticamente, attraverso le assunzioni che per il sub ambito distrettuale di Avellino le fa il privato. Avevamo visto giusto, dunque, quando avevamo segnalato il fatto al sindaco Festa. Altro che società mista. In questo modo, oltre a sgretolare il servizio, si dividono anche gli operatori. Ecco perché rispetto alla scelta del capoluogo esprimiamo la nostra totale disapprovazione. Nulla contro la De Vizia che è una società seria, leader del settore che si fa valere a livello nazionale ma noi sosteniamo da sempre che i servizi essenziali devono restare in mano pubblica». Fino all'ultimo istante, spiega Codella, sindacati e lavoratori spereranno in una modifica degli obiettivi e, soprattutto, delle modalità. «Aspettiamo una schiarita sulla procedura dell'Ato - dice il sindacalista - anche attraverso una possibile intesa politica tesa a superare i ricorsi al Tar, affinché non crolli il progetto di gestione, assetto e indirizzo pubblici messo in piedi a Collina Liguorini. Progetto che sembrerebbe garantire una maggiore continuità».

Su tutto ciò c'è l'ombra dell'8 novembre, quando, in assenza di novità il tribunale amministrativo regionale deciderà se accogliere l'impugnazione delle delibere dell'Ato sulla costituzione della Irpinia Rifiuti Zero, da parte dei Comuni di Serino, San Michele di Serino, Montoro e Pago del Vallo di Lauro. Nel frattempo, IrpiniAmbiente sta anche cercando di ovviare all'impasse sulla raccolta del multimateriale. Un problema dovuto alla carenza di spazi di stoccaggio negli impianti autorizzati al trattamento e allo smaltimento della frazione di differenziato. Disagio che dimostra come gli impianti siano necessari per abbattere i costi e mantenere le città più pulite e vivibili. 

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