Omicidio di Baiano, l'aggressore non voleva uccidere Lippiello

L'ipotesi uccisione dopo una lite

Omicidio di Baiano, l'aggressore non voleva uccidere
Omicidio di Baiano, l'aggressore non voleva uccidere
di Katiuscia Guarino
Martedì 13 Febbraio 2024, 09:51
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Ucciso al culmine di una lite. Questa l'ipotesi che si sta seguendo per l'omicidio di Felice Lippiello, 54 anni di Baiano, colpito a morte con un'arma da taglio nella tarda serata di venerdì. La vittima sarebbe stata attinta da più fendenti, uno dei quali alla gamba sinistra che gli ha reciso l'arteria femorale.
Il fatto che sia stato centrato più volte dall'arma, probabilmente un coltello, dimostrerebbe la colluttazione tra il 54enne e il suo omicida. Si ipotizza, dunque, l'omicidio preterintenzionale. Chi ha assassinato Lippiello non avrebbe raggiunto il cortile condominiale di via De Sanctis con l'intenzione di uccidere. Il ferimento sarebbe quindi avvenuto nel corso di una lite, forse per chiarire i conti su vicende legate allo spaccio di droga (il 54enne aveva un passato legato agli stupefacenti e precedenti penali). Qualcuno è giunto presso l'abitazione dove si trovava il 54enne con la sua compagna e nel cortile ci sarebbe stata la discussione finita in tragedia.

Il fatto si è registrato intorno alle 23 dello scorso venerdì. È stata proprio la compagna a ritrovare la vittima in una pozza di sangue e ad allertare i soccorsi. Poi la corsa disperata dell'ambulanza verso l'ospedale di Nola. Ma il 54enne è deceduto durante il trasporto. Inutili i tentativi dei sanitari del 118 di salvargli la vita. La Procura della Repubblica di Avellino che coordina le indagini condotte dai carabinieri titolare del fascicolo è il pubblico ministero Vincenzo Toscano dovrebbe a breve affidare l'incarico al medico legale per eseguire l'autopsia sul corpo di Lippiello.

La salma si trova presso l'obitorio del nosocomio di Nola.

L'esame necroscopico servirà anche per capire da quanti colpi sia stato attinto Lippiello, oltre quello fatale alla gamba che gli ha provocato una copiosa fuoriuscita di sangue. L'arma da taglio non è stata ancora trovata dagli investigatori. L'omicidio sarebbe dunque maturato negli ambienti dello spaccio della droga, secondo una prima ipotesi. Ma non vengono scartate altre piste. Mentre appare certa la lite che ha preceduto il ferimento mortale. In ogni caso, nessuno si sarebbe accorto di quanto stava avvenendo. Non sarebbero state udite urla prima che si consumasse la tragedia. Solo quando sono arrivati i soccorritori e le forze dell'ordine, i residenti hanno avuto contezza dell'accaduto. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino, insieme ai colleghi della Compagnia di Baiano, hanno raccolto già diversi elementi.

Sono state acquisite e visionate le immagini della videosorveglianza pubblica e privata della zona, che si trova a ridosso del corso principale del comune del Mandamento. Si cercano frame che abbiano potuto inquadrare veicoli o persone a piedi nei momenti precedenti o immediatamente successivi all'assassinio. E si stanno incrociando tabulati e celle telefoniche. Al vaglio la posizione di alcuni soggetti. Già nella stessa notte di venerdì sono stati effettuati controlli e perquisizioni.

L'omicidio potrebbe, dunque, inquadrarsi negli ambienti dello spaccio. Forse una discussione, un regolamento di conti finito male. Il cerchio potrebbe stringersi presto intorno al responsabile di questo delitto che ha sconvolto la comunità di Baiano e l'intero Mandamento. I carabinieri stanno ricostruendo anche le ultime ore di vita di Felice Lippiello, per capire chi eventualmente abbia incontrato nel corso della giornata. Sotto la lente, inoltre, telefonate e messaggi inviati e ricevuti dalla vittima. Già ascoltate alcune persone, tra cui i familiari del 54enne. I militari con gli esperti delle investigazioni scientifiche hanno repertato sul posto una serie di tracce che potrebbero condurre all'assassino. Non sono da escludere sviluppi a stretto giro di tempo.

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