Poche ore prima delle esequie una piccola delegazione di ultrà biancoverdi, capitanata da Franco Iannuzzi, ha reso omaggio al feretro di padre Raimondo Aquino, noto come «frate Lupo» nell'ambiente calcistico avellinese, scomparso a 85 anni nel giorno di San Guglielmo, patrono d'Irpinia. Iannuzzi ha donato a Ernesto Aquino, nipote del cappuccino originario di Montefredane ma da più di mezzo secolo trapiantato ad Apice presso lo storico convento francescano di Sant'Antonio, una sciarpa del club biancoverde, simbolo della fede inossidabile per la squadra del capoluogo irpino.
«Sono assai dispiaciuto per la perdita del caro padre Raimondo - ha dichiarato il patron del club biancoverde, Angelo Antonio D'Agostino -, importante figura della nostra gloriosa storia sportiva irpina. Sicuramente lo ricorderemo come merita». L'attaccamento sportivo di padre Raimondo all'Avellino era proverbiale nel circondario. Ogni santo giorno seguiva le vicende calcistiche della squadra del cuore attraverso la lettura de Il Mattino di cui è stato fedele lettore fino alla fine. Sabato mattina aveva acquistato l'ultima copia.