Volturara Irpina: morti di covid nell'Rsa, chiesta l'archiviazione. La rabbia dei familiari «È colpa dei medici»

Va avanti il processo per le morti a Villa Clementina

La casa di riposo per anziani a Volturara Irpina
La casa di riposo per anziani a Volturara Irpina
di Alessandra Montalbetti
Sabato 22 Aprile 2023, 08:02
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Cluster Covid nella rsa di Volturara Irpina: discussa l'opposizione alla richiesta di archiviazione. Il gip del tribunale di Avellino si è riservato al termine dell'udienza camerale. Nel corso dell'udienza di ieri i difensori dei tre imputati Giovanni Fiorito, Antonella Mele e Giovanna Nittolo accusati a vario titolo di epidemia colposa, omicidio colposo, abbandono di incapace, omissione in atti d'uffici gli avvocati Luigi Petrillo e Nello Pizza, hanno chiesto l'accoglimento della richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero Teresa Venezia. Quest'ultimo ha chiesto l'archiviazione, sull'inchiesta aperta dopo il decesso di otto ospiti di Villa Clementina, in quanto ritiene che non ci sia il cosiddetto «nesso eziologico» tra la mancata adozione di misure e il decesso. Mentre gli avvocati nominati dai familiari delle vittime (otto anziani deceduti per le conseguenze da covid 19 nel novembre del 2020 dopo che ben 72 persone, tra gli 82 degenti e operatori, risultarono, infatti, positivi al virus).

Rappresentati dagli avvocati Rosa Barletta, Irene Mariano e Gerarda Pennella, hanno chiesto la riapertura delle indagini su quanto accaduto nella residenza sanitaria per anziani. «È inaccettabile la richiesta di archiviazione presentata dal pubblico ministero Venezia a seguito dei chiari ed evidenti elementi di prova emersi nel corso delle indagini preliminari - hanno precisato gli avvocati che hanno presentato l'opposizione - Il pm ha ritenuto nella sua richiesta di archiviazione che gli elementi di prova non fossero sufficienti a sostenere l'accusa in giudizio degli indagati sulla base di una consulenza della procura lacunosa e superficiale in evidente contrasto con quanto è emerso dalle dichiarazioni delle persone a conoscenza dei fatti e dalle informazioni assunte.
Dalle indagini preliminari è emersa con chiarezza l'inosservanza da parte degli indagati di più regole cautelari sul primum movens della malattia, cioè il contagio. Nella consulenza della procura non si considera nulla che abbia a che fare con la realtà dei fatti esaminati: l'innocenza di medici e operatori la cui condotta viene definita semplicemente negligenza lieve. Sono pienamente d'accordo a mettere da parte il dolore dei familiari ma il tribunale ha l'obbligo dinanzi a quanto emerso di fare chiarezza». Si attende la decisione del gip Ciccone.
 

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