Campagna vaccinale anticovid, l'Asl di Avellino sotto la lente del Nursind

Il sindacato ha presentato un esposto alla procura regionale della Corte dei Conti per presunte irregolarità amministrativo-contabili

L'ingresso dell'Asl di Avellino
L'ingresso dell'Asl di Avellino
di Antonello Plati
Martedì 4 Aprile 2023, 19:02
3 Minuti di Lettura

Il NurSind Campania ha presentato un esposto alla procura regionale della Corte dei Conti contro la Regione, per presunte irregolarità amministrativo-contabili e sospetto danno erariale ed economico nei confronti del personale sanitario.

Sotto la lente anche la gestione dei «fondi Covid» da parte dell'Asl di Avellino, gestita nel periodo di riferimento dell'esposto da Maria Morgante (oggi direttore generale dell'Azienda ospedaliera San Pio di Benevento) e da parte dell'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino. Come riportato dall Nursind, un paio di settimane fa c’era stata la diffida, oggi l’esposto in Procura.

Il Governo, durante l’emergenza pandemica, stanziò con la legge di bilancio 2021 (legge n. 178 /2020) all’art. 1 comma 464, 100 milioni di euro alle Regioni per finanziare le attività di somministrazione vaccini contro il Sars-Cov2 nell’anno 2021, la Regione Campania ebbe 9 milioni di euro di finanziamenti statali, «mai erogati - stadno alla denuncia del sindacato - nei confronti delle aziende sanitarie regionali con gli infermieri che venivano retribuiti per la somministrazione dei vaccini, gravando sui fondi interni delle stesse aziende».

«Come NurSind Campania - spiegano il segretario territoriale di Avellino Romina Iannuzzi e il segretario amministrativo NurSind Campania Michele Rosapane - abbiamo presentato un esposto in data 31 marzo alla Procura Regionale della Corte dei Conti contro la Regione per la mancata erogazione alle Aziende sanitarie regionali dei fondi statali legge 178 /2020 per la remunerazione delle attività di somministrazione vaccini contro il Sars-Cov2 al personale infermieristico per l'anno 2021».

Sia all'Azienda ospedaliera Moscati sia all'Asl di Avellino «gli infermieri, in quel periodo, furono pagati in regime di straordinario e le Aziende attinsero dai fondi contrattuali anche e soprattutto perché la Regione non ha mai ripartito queste somme alle Aziende del sistema sanitario regionale. Emblematica è stata la risposta fornita dall'Asl di Avellino a giugno 2022 inerente la richiesta di informativa presentata dalla consigliera regionale Maria Muscarà sulle prestazioni aggiuntive legge 178 /2020 , l'ex direttore generale dell'Asl di Avellino Maria Morgante scrisse chiaramente che per le attività di somministrazione dei vaccini fu utilizzato lo straordinario covid».

«In pratica le Aziende sanitarie regionali non sapevano dell'esistenza di questi fondi stanziati alla Regione.

Chiediamo ora che si faccia chiarezza su questa vicenda, a distanza di più di due anni all'emanazione di quella legge, che fine hanno fatto questi 9 milioni di euro? La Regione durante l'emergenza pandemica ha erogato laute somme al privato accreditato mentre gli infermieri campani aspettano ancora il pagamento delle prestazioni aggiuntive».

Video

© RIPRODUZIONE RISERVATA