Anche quest'anno la Comunità montana del Fortore ha avviato il servizio Aib, l'anti incendio boschivo, per prevenire e combattere eventuali focolai che, considerate le alte temperature di questi giorni, potrebbero svilupparsi sul territorio. Saranno impiegate ventitré unità che avranno il centro operativo ente delegato (Coed) a San Bartolomeo in Galdo. Avranno il compito di pattugliare l'area e, all'occorrenza, intervenire. Come sottolineato anche dal presidente della Comunità, Zaccaria Spina, ventitré risorse umane rappresentano un numero esiguo ma «purtroppo la riduzione delle risorse a disposizione ci impone una rielaborazione dell'organizzazione, così come concertato anche con le organizzazioni sindacali. Quanto sta accadendo in Grecia in questi giorni, con roghi ed evacuazioni sulle principali isole, avrebbe imposto una considerazione diversa sul piano finanziario in ordine al ruolo centrale e strategico che assumono l'ente montano e i nostri operatori, ma sono sicuro che, come sempre, ognuno assolverà i proprio doveri nella maniera migliore». Il servizio sarà attivo fino al 14 settembre, salvo diverse disposizioni da parte della Regione Campania.
Quest'anno, tra il personale impegnato, sono stati inclusi anche tre direttori operazioni spegnimento interni, con una qualifica riconosciuta regionalmente. La determina di attivazione del servizio anti incendi boschivi, redatta dal rup (responsabile del procedimento) Pietro Giallonardo, fa seguito alla delibera di giunta che ne approvava le linee guida.
Le squadre possono anche effettuare pattugliamenti e bonifiche. Per la campagna di prevenzione 2023, la Comunità montana del Fortore ha previsto l'impiego di una squadra per ciascuno dei tre nuclei operativi degli enti delegati (Noed): quello di San Bartolomeo in Galdo, quello di San Giorgio La Molara e quello di Ginestra degli Schiavoni. «Anche quest'anno - conclude il presidente, Zaccaria Spina - abbiamo messo in campo l'esperienza e la competenza acquisite negli anni da operai specializzati nel contrasto agli incendi boschivi: sono loro i veri protagonisti di battaglie quotidiane contro le fiamme, uomini che mettono a rischio la propria incolumità per la salvaguardia del territorio, delle persone, degli animali, delle case, dei campi e delle colture. La loro infaticabile dedizione avrebbe meritato maggiore considerazione». I vari nuclei avranno a disposizione autobotti da 15mila, 20mila e 25mila litri di capacità e tre pick-up. Saranno dotati, inoltre, di equipaggiamenti di salvaguardia individuale, varie attrezzature e valigette di pronto soccorso.