Appia antica, missione bollino Unesco countdown verso il patto con il ministro

La candidatura della Regina viarum come sito di eccezionale valore universale formato da 22 tratti

L'Appia
L'Appia
di Achille Mottola
Mercoledì 4 Gennaio 2023, 09:34
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Candidatura della Via Appia, Regina Viarum nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco. Martedì 10, alle 11.30, i rappresentanti di 4 Regioni, 13 tra città, città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, sottoscriveranno a Roma, presso il Museo Nazionale Romano, sede delle Terme di Diocleziano, il protocollo d'intesa che accompagnerà la domanda di iscrizione dell'Appia nella lista del Patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco. È il primo luogo proposto direttamente dal Ministero della Cultura: l'Appia come sito seriale di eccezionale valore universale, formato da 22 tratti, individuati nel suo percorso integrale da Roma a Brindisi, maggiormente rappresentativi dell'eccezionale valore proposto e rispondenti ai requisiti richiesti dall'Unesco. Le complesse procedure di candidatura, la costruzione dei materiali e la raccolta della documentazione hanno attivato una straordinaria sinergia di lavoro tra l'ufficio Unesco del segretariato generale e gli uffici periferici del Mic con il coinvolgimento diretto di enti e istituzioni operanti sui territori interessati a tutelare, valorizzare e promuovere la candidatura del sito.


Il percorso integrale, dunque, parte da Roma per arrivare a Brindisi, più la variante traianea che invece collega tra loro la città di Benevento con quella di Brindisi.

Ovviamente a Roma ci saranno anche il Comune e la Provincia di Benevento, rispettivamente rappresentati dal sindaco Clemente Mastella e dal presidente Nino Lombardi e con gli altri Comuni sanniti (i sindaci di Paduli, Sant'Arcangelo Trimonte, Buonalbergo, San Nicola Manfredi, San Giorgio del Sannio, Calvi e Apice), i cui territori sono attraversati dall'antico asse di comunicazione, il primo concepito come via pubblica, prototipo dell'intero sistema viario romano che, con i suoi 120mila chilometri di lunghezza, costituisce ancora oggi il nerbo dell'articolata viabilità del bacino del Mediterraneo. Monumento gigantesco dell'ingegneria stradale, l'Appia esibisce ancora in molti tratti la perfezione tecnica delle pavimentazioni, la grandiosità dei ponti, - si pensi al Ponte Leproso di Benevento e al Ponte Appiano alla confluenza dei Comuni di Apice, Calvi e Bonito - delle sostruzioni, delle tagliate e delle innumerevoli altre opere infrastrutturali e di bonifica idraulica. Il significato storico e culturale della via Appia e dei suoi monumenti ha fatto sì che la via sia diventata un simbolo carico di valore che studiosi e artisti, con le loro opere, hanno contributo a mantenere vivo e accrescere fin dal Rinascimento. Ancora oggi le comunità mostrano un elevato senso di appartenenza nei confronti dell'antica strada. Per esempio il progetto coordinato da Alfonso Santoriello, professore dell'Università di Salerno, che sta portando alla luce, proprio alle porte di Benevento, importanti rinvenimenti archeologici, fondamentali per la ricostruzione e la valorizzazione del tracciato antico dell'Appia.

«Un'occasione per i nostri territori. L'itinerario della via Appia - afferma il sindaco di San Giorgio del Sannio, Angelo Ciampi - è da porre al centro delle politiche di sviluppo sostenibile per rafforzare l'offerta di nuovi attrattori, fondamentali per la crescita in chiave culturale delle aree interne, ma anche per la tutela del nostro immenso patrimonio storico e ambientale. Siamo pronti, come amministrazione comunale, a sostenere istituzionalmente e culturalmente questo importante iter oramai ginto alla sua fase cruciale, che ha visto tanti protagonisti avere un ruolo determinante, primo fra tutti lo stesso Ministero della Cultura».

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