«Autonomia differenziata, i sindaci dicano no»

L'appello della Rete sannita anche in vista della manifestazione del 7 ottobre a Roma

L'evento promosso dalla "Rete sannita" al Museo del Sannio
L'evento promosso dalla "Rete sannita" al Museo del Sannio
Sabato 12 Agosto 2023, 19:52
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La «Rete sannita No all’autonomia differenziata» torna ad incalzare i sindaci affinché prendano posizione in maniera ufficiale contro il progetto governativo. Lo fa attraverso una lettera aperte delle organizzazioni che la costituiscono:  Acli, Anpi, Arci, Auser, Cgil, “Comitato sannita Acqua bene comune”, Italia Nostra, "Laboratorio per la felicità pubblica", Legambiente e "Libera contro le mafie". 

«La maggioranza di destra - ricorda la Rete - sta accelerando il percorso per l’approvazione del disegno di legge governativo da parte del Parlamento. Il progetto dell’autonomia differenziata è pericoloso in quanto, se realizzato, spaccherebbe l’Italia, spezzettandola in tanti staterelli, e aggraverà i già attuali insopportabili divari e diseguaglianze, mettendo a rischio i diritti di cittadinanza, indebolendo l’intero Paese».

«Riteniamo  - prosegue la nota - che le azioni politiche come manifestazioni, convegni, iniziative pubbliche, firme per proposta di legge, petizioni, vadano accompagnate da forti prese di posizioni istituzionali. È importante che le autonomie locali contrastino il progetto delle destre nelle forme ritenute più opportune (documenti, dichiarazioni, odg delle assemblee)».

Dopo aver invitato i sindaci «espressione delle comunità locali, e tutti i rappresentanti delle autonomie locali del Sannio, ad esprimersi pubblicamente sul progetto governativo, nella convinzione che massicce posizioni di contrarietà possano contribuire a mettere in crisi l’iter di approvazione», la rete ricorda che «il 7 ottobre a Roma è stata indetta, dalla Cgil e da più di 100 associazioni democratiche, una manifestazione nazionale in difesa dei diritti costituzionali e contro l’autonomia differenziata. È un importante passaggio nella battaglia contro il progetto governativo.

L’adesione delle istituzioni locali e della politica rafforzerebbe questo momento».

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