Autonomia differenziata, il “no” arriva a Roma

Decisa la partecipazione alla manifestazione nazionale del 7 ottobre

La prima iniziativa pubblica della "Rete sannita"
La prima iniziativa pubblica della "Rete sannita"
Giovedì 3 Agosto 2023, 19:49 - Ultimo agg. 4 Agosto, 09:56
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«Il progetto dell’autonomia differenziata delle regioni elaborato dal governo è pericoloso per i territori più deboli e per l’intero Paese. Per questo saremo a Roma per la manifestazione nazionale del 7 ottobre»: lo fanno sapere le organizzazioni facenti parte della «Rete sannita no all’autonomia differenziata» che al momento sono Acli, Anpi, Arci, Auser, Cgil, “Comitato sannita acqua bene comune”, Italia Nostra, “Laboratorio per la felicità pubblica”, Legambiente e Libera contro le mafie.  - confermano la loro contrarietà al progetto governativo dell’autonomia differenziata delle regioni.

«La maggioranza di destra, indifferente alle forti preoccupazioni e contrarietà espresse da organismi e personalità qualificati - si legge in una nota congiunta -, sta accelerando il percorso per l’approvazione del disegno di legge governativo da parte del Parlamento.

Il progetto dell’autonomia differenziata è pericoloso in quanto, se realizzato, spaccherà l’Italia, spezzettandola in tanti staterelli, in controtendenza rispetto alle esigenze della società contemporanea, e aggraverà i già insopportabili attuali divari e diseguaglianze, mettendo a rischio i diritti di cittadinanza, indebolendo l’intero Paese».

La Rete sannita, riunitasi il primo agosto nella sede provinciale della Cgil di Benevento, ha dunque individuato nella manifestazione nazionale del 7 ottobre a Roma, indetta dal sindacato e dal mondo dell’associazionismo democratico in difesa dei diritti costituzionali e contro l’autonomia differenziata, «un momento importante nella battaglia per fermare il progetto governativo, per cui è indispensabile lavorare per la sua massima riuscita e per una robusta partecipazione di cittadini del Sannio. Ma le azioni politiche - manifestazioni, convegni, iniziative pubbliche – vanno accompagnate da forti prese di posizioni istituzionali». Di qui l'invito ai sindaci «a contrastare il progetto delle destre nelle forme ritenute più opportune (documenti, dichiarazioni, odg delle assemblee».

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