Benevento, auto blu del sindaco:
veleni post-Consiglio contro Mastella

Benevento, auto blu del sindaco: veleni post-Consiglio contro Mastella
di Paolo Bocchino
Giovedì 7 Aprile 2022, 10:03 - Ultimo agg. 8 Aprile, 14:34
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Toni british in aula, bagarre nei comunicati stampa. Confronto a due velocità tra maggioranza e opposizione che ieri hanno dato vita alla seduta di Consiglio «question time» per evadere le numerose interrogazioni rimaste senza risposta. Doglianza che era pervenuta sul tavolo prefettizio per iniziativa della minoranza. Dodici i quesiti messi all'ordine del giorno dal presidente Renato Parente, in un clima che si è mantenuto sempre al di qua della linea rossa dello scontro ampiamente oltrepassata invece nel precedente del 14 febbraio, quando gli oppositori lasciarono la sala per protesta.

Tra gli interrogativi più attesi, il mancato confronto in Consiglio sull'Atto aziendale dell'ospedale San Pio.

Tema sollevato il 7 dicembre da Luigi Diego Perifano e altri 8 esponenti di minoranza, in buona parte superato dagli eventi. Ma anche arricchito dalle recenti, eclatanti prese di posizione del consigliere regionale Luigi Abbate, critico verso il management: «Dichiarazioni di un autorevole esponente istituzionale - ha sottolineato Perifano - che hanno corroborato le nostre perplessità e la necessità di un confronto consiliare invece negato. E a dimostrare che fosse doverosa la discussione preventiva in aula è proprio il sindaco Mastella, autore di un ricorso alla magistratura amministrativa per l'analogo precedente del 2018». Rilievi ai quali rispondeva il vicesindaco Francesco De Pierro in assenza del primo cittadino: «Si stanno strumentalizzando le parole di Abbate. La legge regionale 32/94 stabilisce che l'Atto aziendale ospedaliero debba essere preceduto da un parere del sindaco, non del Consiglio, ed è quello che avvenuto. Le critiche di Abbate attenevano all'organizzazione operativa del nosocomio». Controreplica di Perifano: «E allora attendiamo che il Segretario generale attivi la procedura per il danno erariale derivante dalla infondatezza del ricorso del 2018, perso dal Comune».

Ma le scintille più vivide sono scaturite, come prevedibile, dalla questione legata all'uso dell'auto di servizio da parte di Mastella. Utilizzo legittimo? Quesito posto dal leader di Civico22 Angelo Moretti, con risposta di De Pierro: «Il sindaco è destinatario di una misura di tutela di quarto livello e pertanto fruisce di quanto previsto per legge». Insoddisfatto l'oppositore che a margine della riunione ha attaccato: «Ora sappiamo che l'uso autorizzato dell'auto di servizio e l'impiego del personale dipendente dell'Ente per le trasferte romane del sindaco non giustifica che il Comune stia pagando le spese di viaggio per missioni non istituzionali ma solo politiche di Mastella. Ora i cittadini ne hanno la certezza». Contrattacco piccato di De Pierro: «La tutela assegnata è finalizzata a salvaguardare la persona, sicché è del tutto intuitivo che l'autista comunale non possa che utilizzare la vettura del Comune. Le polemiche prive di propositi costruttivi è bene lasciarle ai soliti parolai che cercano unicamente di gettare discredito sulla figura del sindaco Mastella, che giammai ha approfittato di risorse pubbliche per esigenze personali».

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Interroganti dichiaratisi quasi sempre insoddisfatti dalle risposte degli assessori. La capogruppo Pd Floriana Fioretti ha contestato i ritardi, giustificati da Pasquariello con la scarsità di fondi ora appostati in Bilancio, nell'avvio dei lavori di messa in sicurezza del ponticello a Epitaffio: «Per realizzare il nuovo Morandi a Genova è stato sufficiente un anno, potete farcela anche voi». Focus dal Pd anche sulla direzione di Città Spettacolo, successivamente messa a bando ma già di fatto ipotecata dall'uscente Renato Giordano: «Ha dichiarato mesi fa, non smentito, come prefigurava l'edizione 2022» ha evidenziato Giovanni De Lorenzo. «Frasi informali» la replica della delegata Antonella Tartaglia Polcini. Molti i temi sollevati da Rosetta De Stasio. In particolare sul bando per la nomina del dirigente dell'Urbanistica, che ha visto primeggiare Iadicicco. Accesa anche la critica sui fondi spesi per il Presepe Dalisi: «137mila euro di fatto sprecati». Sul parking di Porta Rufina, l'assessore Attilio Cappa ha rivelato: «La struttura è stata vandalizzata. Stiamo quantificando i danni per poi affidare la struttura previo avviso pubblico».
 

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