«Ancora aggressioni al personale di polizia penitenziaria, questa volta un ristretto psichiatrico ha aggredito nella giornata di ieri un poliziotto penitenziario in servizio a Benevento, che è dovuto ricorrere all'ospedale con prognosi di cinque giorni». Lo rende noto Tommaso De Lia, vice segretario regionale del sindacato Asppe Campania, confederato Consipe per il quale «i detenuti psichiatrici sono una vera e propria piagà nel sistema penitenziario italiano, anche perché la gestione di questi necessiterebbe di una maggiore presenza di personale medico specializzato in psichiatria.
Purtroppo come spesso accade il tutto ricade sul poliziotto penitenziario in prima linea che assolve forzatamente a più ruoli, non avendone ne formazione, ne competenza e ne retribuzione». Per De Lia Tommaso «l'amministrazione penitenziaria sarebbe auspicabile che intervenisse con provvedimenti tangibili e risolutivi anche investendo la Politica, poiché non può il personale di Polizia Penitenziaria gestire intere sezioni detentive per rems con un solo addetto alla vigilanza».
Ed inoltre la Corte Europea dei diritti dell'uomo ha dichiarato da poco l'illegittima privazione della libertà conseguente al mancato trasferimento in una Residenza per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza e la mancata somministrazione da parte delle autorità italiane dei trattamenti medico-sanitari richiesti dalla sua patologia psichiatrica».