Benevento, in fiamme la Porsche
del dirigente del Comune: è allarme

Benevento, in fiamme la Porsche del dirigente del Comune: è allarme
Domenica 7 Febbraio 2021, 11:52 - Ultimo agg. 18:07
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Ancora un'auto in fiamme, questa volta in pieno centro cittadino a pochi metri da piazza Risorgimento. Il rogo ha semidistrutto una Porsche Cayenne in sosta in via Nicola da Monteforte, presso l'abitazione dell'architetto Antonio Iadicicco, 57 anni, dirigente del settore urbanistica e attività produttive del Comune di Benevento. L'auto risulta intestata alla moglie del professionista «ma la Porsche è riconducibile a me perché con mia moglie nell'utilizzarla» chiarisce Iadicicco. L'incendio si è sviluppato poco prima della mezzanotte, le alte fiamme levatesi dall'auto hanno fatto accorrere sul posto i vigili del comando provinciale che hanno domato il rogo (interessata marginalmente un'Audi parcheggiata accanto alla Porsche) e scongiurato conseguenze ben più gravi tenuto conto che il veicolo aveva anche un'alimentazione a gas. Sul posto sono giunti anche gli agenti della Volante per un primo sopralluogo.

I vigili del fuoco, una volta domate le fiamme, hanno proceduto ad un primo accertamento sulle cause del rogo ed ha ipotizzato che possa essere scaturito da un corto circuito, perché le fiamme sembrerebbero essere partite dall'interno del veicolo. Il fuoco dunque non sarebbe stato appiccato dall'esterno. Del resto gli agenti non hanno trovato sul posto contenitori con liquido infiammabile o tracce di altre sostanze (come la «diavolina») di solito adoperate da chi mette a segno attentati incendiari.

Si resta comunque in attesa di una relazione completa da parte del vigili del fuoco e anche degli agenti della polizia scientifica, che ieri mattina hanno effettuato un accurato sopralluogo alla ricerca di eventuali elementi per risalire alla natura del rogo. Infatti le indagini sono tuttora in corso tenuto conto che il professionista svolge un' intensa attività presso il Comune, e spesso, tenuto conto del settore a cui è preposto, le sue decisioni finiscono al centro di polemiche. E come accade in questi casi, sono impegnati negli accertamenti anche gli agenti della Digos diretti dal vice questore Flavio Tranquillo. «Avevo parcheggiato l'auto verso le 20- ricostruisce Iadicicco dopo poco più di tre ore si è verificato l'incendio. L'auto era perfettamente funzionante perché sono molto meticoloso nella manutenzione dei veicoli. Infatti da circa tre mesi avevo deciso di utilizzare l'impianto a gas nel pieno rispetto delle norme ed era perfettamente funzionate come del resto le altre parti meccaniche.

Solo da poco avevo anche sostituito i pneumatici con quelli da neve tenuto conto che per motivi personali devo periodicamente raggiungere Firenze. Il primo verdetto dei vigili del fuoco che ipotizza un guasto all'apparato elettrico, tenuto conto che il sottoscritto non è esperto in questo settore, mi rassicura. Spero però che vi siano ulteriori conferme sulle cause dell'incendio, ben sapendo che è impossibile escludere del tutto qualche gesto di qualche sconsiderato». 

Questo rogo giunge a 24 ore di distanza dall'incendio di un'altra auto in via dei Mulini, di proprietà di una donna che l'aveva prestata ad un giovane che lavora in zona. Anche in quel caso si è ipotizzato un guasto all'impianto elettrico.

 

Sull'incendio dell'auto di Iadicicco interviene «Libera» che in una nota afferma: «In attesa dell'esito delle indagini che determineranno la natura di quanto accaduto avvertiamo l'esigenza di testimoniare la massima solidarietà al dirigente comunale in questione come a tutti coloro i quali sono stati coinvolti in episodi simili. Invitiamo i cittadini a presidiare ed essere sentinelle del territorio senza continuare a delegare sempre alle forze dell'ordine ed alla magistratura». «Libera» ricorda che è in funzione un numero verde dell'associazione a cui può rivolgersi «chi vuole dire no ad ogni forma di malaffare».
 

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