Benevento e la gemella francese Benévént nel segno di un santo e un liquore

C'è un pezzo di Benevento in Francia. Una parte del Sannio nella regione della Nuova Aquitania, dipartimento Creuse

Le immagini dello storico gemellaggio
Le immagini dello storico gemellaggio
di Gigi Di Fiore
Domenica 2 Aprile 2023, 09:00 - Ultimo agg. 3 Aprile, 07:40
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Non è un pesce d'aprile, ma una di quelle scoperte particolari dell'indomito Clemente Mastella. C'è un pezzo di Benevento in Francia. Una parte del Sannio nella regione della Nuova Aquitania, dipartimento Creuse. È una piccola cittadina di appena 861 abitanti che si chiama proprio come il capoluogo sannita: Benévént, con l'aggiunta di L'Abbaye.

E il sindaco Mastella ha pensato di affratellare le due località, in un formale gemellaggio che ci ha messo quattro anni per essere perfezionato. Tempi della burocrazia, ma l'idea è arrivata al traguardo. Per tre giorni, una delegazione di trenta cittadini di Benévént con in testa il sindaco Andrè Mavigner è ospite dell'amministrazione beneventana.

Fraternité gemellata, anche dopo la scoperta che lo storico e brevettato liquore «Strega» ha il suo omologo francese nel distillato «La Beneventine». Nazionalismi a parte, il colore è giallo uguale, il sapore dicono molto simile. Ma andrebbe assaggiato.

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Il sindaco Mastella, che ha voluto il gemellaggio, parla di comuni esperienze di spopolamento da uguali zone interne e auspica un avvio di collaborazione tra l'Unisannio e l'università di Limoges. Cultura e sacro, se il mistico anello di congiunzione tra le due realtà è san Bartolomeo patrono di Benevento. Le reliquie principali sono custodite nell'omonima basilica sannita, ma un pezzettino si trova nell'abbazia costruita nel 1028 a Benévént, che allora si chiamava Segundelas e poi, proprio per l'origine del frammento, modificò il nome ispirandolo alla città italiana. Potenza della storia e di un santo apostolo di Gesù che, secondo gli studiosi, ha reliquie sparse in ben 11 località diverse. A Benevento, naturalmente, i frammenti più consistenti. E da ieri Benévént è gemellata con la più grande Benevento che di abitanti ne ha qualcosa come oltre 55mila in più della sua omonima francese.

In tempi di qualche frizione tra Italia e Francia, il gemellaggio tra le due Benevento suona come un beneagurante ramoscello d'ulivo pasquale. E Mastella ne annuncia le prossime scadenze: «A giugno, una nostra delegazione farà loro visita, poi ci saranno i soggiorni studio reciproci di dieci ragazzi. Sarà un dialogo di scambi e esperienze, quanto più opportuno in un momento in cui alcune vicende sembrano dividere Italia e Francia». 

Si ricomincia dalle aree interne, dunque. Da due culture che si ritrovano, pensando di gemellare anche i rispettivi festival-spettacolo. In questi giorni la delegazione francese è rimasta incantata dall'Arco di Traiano, dal Teatro Romano e dalla chiesa di Santa Sofia che non a caso è patrimonio dell'Unesco. E, poiché tradizioni e cultura non possono fare a meno della storia culinaria, non suona strano che l'unico pizzaiolo di Benévént si faccia spedire la materia prima per il suo lievito proprio dal Sannio. Naturalmente è entusiasta dell'iniziativa la console francese a Napoli Lise Moutoumalaya, che per il gemellaggio era a Benevento. Gongola il sindaco Mastella, che racconta: «Non riesco a frenare la mia curiosità e scoprii questa cittadina francese dal nostro stesso nome. Era il 2019, ma a causa del Covid il gemellaggio si è concretizzato solo ora. Quando contattai il sindaco di Benévént fu subito entusiasta». Nomen omen. Benévént e Benevento affratellate, con la benedizione di san Bartolomeo. 

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