Sono quattro i medici di assistenza primaria che lasceranno scoperte le sedi in cui prestano servizio a partire dal prossimo primo settembre, tre a ciclo di scelta e uno ad attività oraria. Si tratta di un medico di famiglia che presta servizio nel distretto sanitario di Benevento e di un medico che ha lo studio nel distretto sanitario di Telese Terme, che entreranno in quiescenza alla fine di settembre. Il secondo, andrà in pensione al compimento dei 70 anni, come il medico del distretto sanitario Alto Sannio-Fortore, che entrerà in quiescenza nella prima decade di ottobre, sempre per sopraggiunti limiti d'età. Rinuncia invece all'incarico il medico titolare del servizio di assistenza primaria ad attività oraria, che lavora nel distretto sanitario di Montesarchio. L'Asl si è attivata preventivamente per reclutare il personale medico che lascerà scoperte alcune sedi distrettuali, a far data dal mese di settembre, per evitare che l'utenza subisca disagi per la scelta del nuovo medico di famiglia.
Quindi, è intervenuta con l'assegnazione a tempo indeterminato dei professionisti alle zone carenti emerse dall'indagine effettuata nelle sedi distrettuali dell'intero territorio. Sono pochi i medici di base che decidono di abbandonare la professione prima di aver superato la soglia dei 70 anni ma sono molti quelli che hanno un'età superiore ai 65 anni. Mentre negli ultimi anni si sta verificando un discreto ricambio generazionale perché tra i sostituti, la metà è in una fascia di età compresa tra i 32 e i 45 anni. L'ingresso nella fascia pensionabile, così come la recessione dal contratto di lavoro prima dello scadere dei termini, non avvengono dalla sera alla mattina ma con un preavviso di circa due mesi, che consente all'azienda di cui si è alle dipendenze di provvedere per tempo a colmare i posti lasciati vacanti. In questo lasso di tempo, il personale che ha già formalizzato l'accettazione dell'incarico nell'aula magna dell'azienda ospedaliero-universitaria Federico II di Napoli per ricoprire i 18 posti di Medicina generale, nella peggiore delle ipotesi, avrà a disposizione tutto il mese di agosto per poter decidere se confermare l'accettazione oppure rinunciare all'incarico. In realtà, è difficile che ci siano delle defezioni, se non in qualche caso, in quanto la maggior parte dei medici che ha inoltrato richiesta di partecipazione alla selezione è costituita da giovani professionisti, al loro primo incarico a tempo pieno e indeterminato. Nel mese di marzo, l'Asl aveva individuato le zone carenti per l'assistenza primaria, conteggiando 20 medici in meno rispetto alle unità lavorative previste ogni 1.300 abitanti.
In questa fase, non è ancora cominciata la sostituzione dei professionisti che entreranno in quiescenza nei prossimi mesi. Infatti, per quanto riguarda i medici di Medicina generale, l'immissione in servizio è subordinata alla data in cui scatta ufficialmente la carenza, in seguito all'entrata in quiescenza del professionista titolare dello studio medico, mentre per i medici della continuità assistenziale, l'inizio del contratto ha una decorrenza diversa.