Bimbo di 18 giorni morto nella culla,
madre rumena sotto choc: è giallo

Bimbo di 18 giorni morto nella culla, madre rumena sotto choc: è giallo
di Gianluca Brignola
Domenica 19 Settembre 2021, 12:35 - Ultimo agg. 18:45
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Il dramma si è materializzato alle prime luci dell'alba, nella mattinata di ieri, a Guardia Sanframondi in un'abitazione ubicata nella parte bassa del centro abitato, alle porte del piccolo borgo della valle telesina. Un neonato di appena 18 giorni è stato ritrovato primo di vita dentro la culletta dalla giovanissima madre, 22 anni, cittadina di origini rumene residente da qualche tempo nel Sannio. Le cause della morte restano tutte da chiarire e passeranno al vaglio delle investigazioni dei carabinieri della locale stazione supportati sin da subito dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Cerreto Sannita guidata dal capitano Francesco Altieri. Attimi concitati, di choc assoluto, durante i quali la donna ha avuto il tempo per realizzare quanto accaduto e contattare immediatamente i soccorsi.

Sul posto l'intervento dei sanitari del 118 per un disperato tentativo di rianimazione risultato purtroppo vano.

Secondo quanto si è appreso da fonti investigative, il decesso sarebbe avvenuto per asfissia, probabilmente a seguito della poppata effettuata nel corso della notte. Dopo una prima visita esterna sul corpicino operata dal medico legale si è provveduto al trasferimento presso l'obitorio dell'ospedale San Pio di Benevento dove, su disposizione del magistrato, nelle prossime ore verrà eseguito l'esame autoptico dal quale arriveranno probabilmente ulteriori elementi utili a chiarire la dinamica di quanto accaduto unitamente al racconto e alla testimonianza della madre. 

Come spesso accade in tali circostanze non si esclude alcuna possibilità anche se le ipotesi più accreditate lasciano pensare a una terribile fatalità. Forse un rigurgito scatenato da un movimento del piccolino mentre dormiva all'interno della culla. Bocche cucite da parte degli inquirenti che, del resto, hanno ben presto capito - una volta arrivati nel cuore della notte presso l'abitazione - dell'eccezionalità della situazione e della sua gravità. Scenario che è divenuto ben chiaro anche ai vicini e a coloro che hanno compreso, con immediatezza, quanto purtroppo era andato a verificarsi. Una vita quella della giovane donna che solo da qualche tempo, pochi mesi, aveva incrociato il destino dei concittadini guardiesi e, quindi, ancora poco conosciuta in paese anche se quella nascita, meno di 3 settimane fa, non era passata inosservata ai più.

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Nicolas era stato registrato all'anagrafe del civico 1 di piazza Municipio ed era quindi cittadino guardiese a tutti gli effetti. La notizia non ha fatto fatica a diffondersi velocemente tra le strade e le piazze di Guardia Sanframondi, dove spesso vita e storie sono patrimonio condiviso, accolta da sentimenti unanimi di cordoglio dalla comunità e travalicando ben presto i confini comunali e coinvolgendo ben presto tutti i centri del comprensorio delle valli telesina e titernina. Tanti i messaggi e i commenti che si sono rincorsi anche dalle pagine dei social network, attraverso condivisioni e post.

Dolore e incredulità che hanno poi trovato una più ampia trasposizione nelle dichiarazioni del sindaco Raffaele Di Lonardo. «Ho appreso di quanto accaduto e credo di poter rappresentare il sentimento di tutta la nostra comunità - ha affermato - Non possiamo che esprimere vicinanza alla madre per questo dramma che ci colpisce da vicino, assieme a una preghiera per questa giovanissima vita che non c'è più».

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