Caos traffico, viabilità e parcheggi: «Ora un piano per zona Cappuccini»

Il comitato: "Basta essere prigionieri del quartiere"

Caos traffico, viabilità e parcheggi: «Ora un piano per zona Cappuccini»
Caos traffico, viabilità e parcheggi: «Ora un piano per zona Cappuccini»
di Antonio Martone
Mercoledì 14 Febbraio 2024, 08:43
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Caos traffico, viabilità e parcheggi in zona Cappuccini, nella parte alta della città. Il perimetro che parte da via Meomartini e comprende le vie Galganetti, Guidi, Ferrannini, Fratelli Addabbo, Giannelli e Marco da Benevento è a rischio collasso. Da fiore all'occhiello della città, con l'insediamento di nuovi e lussuosi palazzi, si è trasformata in un problema sotto il profilo della gestione, considerato che nell'arco di poco tempo è diventato un micro-rione.

Sulla questione sono già intervenuti il comitato Mellusi-Atlantici, la consigliera comunale di Civico 22 Giovanna Megna e il comitato spontaneo di zona Cappuccini-Mellusi. Chiedono interventi urgenti e mirati a livello di piano traffico, parcheggi e blocco della cementificazione, considerato che ritengono la zona satura sul piano edilizio e, a loro avviso, non esistono infrastrutture adeguate per supportare nuove costruzioni o insediamenti. Tra l'altro, nell'area già ci sono un supermercato, un bar molto frequentato, in particolare da giovani, che organizza spettacoli all'aperto, una scuola e la tendostruttura Travaglione, oltre ad altre attività commerciali che determinano un ulteriore e continuo flusso di auto.

«Ho richiesto - dice Megna -, su una situazione già fortemente critica dell'intero quartiere, che ormai è un far west, la convocazione della commissione.

Si registrano, infatti, traffico intenso e scomposto che intasa tutta l'area da via Meomartini alla zona Cappuccini, viale Mellusi e relative strade di intersezione, con soste selvagge, carenza di aree di parcheggio, assenza di controlli. In pratica manca un piano traffico che tenga conto della cementificazione sempre più spinta».

Difficoltà che, a detta dei residenti, sono legate anche al fatto che le strade, non molto larghe, non possono supportare la circolazione in doppio senso e contestualmente la sosta laterale delle auto. Si auspica, dunque, la creazione di un piano organico con sensi unici per entrare e uscire dal quartiere più agevolmente. «Via Guidi - sottolinea Diego Ciullo, a nome del comitato spontaneo di zona Cappuccini - nasce come strada a doppio senso ma poi, qualche mese fa, aggiungendo le strisce di parcheggio, si è passati al senso unico. Fin qui tutto ok, ma al contrario della logica funzionalità delle strade, non si è pensato alle uscite dal micro-rione di zona Cappuccini.

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Il risultato? Sta sicuramente in una via Guidi che da diversi anni è agonizzante e versa in condizioni pietose nonostante diverse segnalazioni fatte in passato, ma poi cadute nell'indifferenza dei lavori pubblici. Per non parlare dei residenti, obbligati a fare degli autentici slalom per uscire dal quartiere, utilizzando via Meomartini, all'altezza del campo di basket, che conclude il suo percorso all'incrocio della strada col Bar 2000. In quel tratto c'è una strada a doppio senso di marcia con il problema che chi entra dal lato principale trova la propria corsia di marcia occupata da auto in sosta e quindi deve invadere la corsia opposta. Di continuo si determinano intralci con discussioni, insulti e altissima tensione. Abbiamo segnalato anche questa situazione all'ufficio al traffico. Non è nostra intenzione dare lezioni di viabilità, ma non possiamo essere prigionieri del nostro quartiere».

Ad aggravare la situazione, come segnalato da un gruppo di cittadini di via Galganetti, la chiusura al traffico del tratto tra la stessa via Galganetti e via Guidi. La strada, oggetto di interventi di urbanizzazione da parte del Comune, aveva visto la posa di asfalto e la costruzione di marciapiedi. «Dopo essere tornata nella disponibilità dei proprietari espropriati - scrivono alcuni condomini dei fabbricati adiacenti -, non solo è stata chiusa alla circolazione, ma poi acquisita da una società privata che attraverso un cartello di cantiere ha annunciato l'intenzione di realizzare un locale commerciale oltre a locali seminterrati».

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