Conto alla rovescia l'hospice adesso è realtà Volpe: «Apertura ad aprile»

L'hospiice di Cerreto
L'hospiice di Cerreto
Sabato 11 Febbraio 2023, 10:02
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Archiviata la "pratica Covid", l'Asl si sta attivando per concretizzare altri progetti che rientrano nella programmazione per i prossimi tre anni. Tra i progetti più immediati, c'è quello dell'hospice per le cure palliative di Cerreto Sannita che sarà attivato ad aprile, a circa sei anni dallo stanziamento dei fondi regionali destinati ai lavori di ristrutturazione e adeguamento edilizio della rete ospedaliera e territoriale pubblica campana.

«Ad aprile dice il direttore generale Gennaro Volpe l'hospice aprirà i battenti e per noi rappresenta un fiore all'occhiello per la sanità del Sannio in quanto si tratta di un tipo di struttura che non è presente sul territorio e che darà la possibilità ai pazienti di essere seguiti durante una fase difficile della malattia, e ai familiari di avere un punto di riferimento.

Inoltre, è nostra intenzione attuare il piano territoriale previsto dal Pnrr, cominciando subito a lavorare per consentire l'attivazione delle Centrali operative territoriali. Poter chiudere l'hub vaccinale dell'ex caserma Pepicelli e riuscire a concentrarci sulla realizzazione di altri progetti, accantonati a causa della pandemia, per me rappresenta un segnale di speranza per un ritorno completo alla normalità».

All'intervento di ristrutturazione e di completamento dell'ex ospedale "Maria delle Grazie" eletta a sede dell'hospice, erano stati assegnati poco meno di 2 milioni di euro. Nel 2020 l'Asl aveva aggiudicato l'affidamento dell'incarico di verifica di vulnerabilità sismica e di progettazione definitiva ed esecutiva per il coordinamento della sicurezza dei lavori di ristrutturazione del terzo piano Sps (Servizio delle professioni sanitarie) per la realizzazione dell'hospice per le cure palliative.
Il nuovo reparto, realizzato con un costo di 1,9 milioni di euro che, in origine doveva avere 12 posti letto dedicati alle cure e alla medicina del dolore, poi scesi a 7, ha lo scopo di ridurre i ricoveri inappropriati in pronto soccorso dei malati terminali, usufruendo della rete delle cure palliative.

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«Aspettavamo da tempo dice Giovanni Parente, sindaco di Cerreto che fosse attivato questo servizio che sarà di grande utilità non solo per la nostra comunità ma anche per l'intero comprensorio della Valle Telesina. Sono pronti anche i locali per l'apertura dell'ospedale e della casa di comunità per cui aspettiamo le decisioni dell'Asl. Invece, per quanto riguarda la riconversione del "Santa Maria delle Grazie" in una struttura ospedaliera come quella preesistente, credo non sia una strada percorribile perché non rientra nel piano ospedaliero». Nel 2021, i rappresentanti della politica locale si erano attivati per ottenere l'attivazione di un'unità di Pronto soccorso all'interno della struttura per garantire il diritto alla salute del comprensorio della Valle Telesina che conta circa 50mila abitanti. Una richiesta che non è stata possibile concretizzare perché l'attuale destinazione dell'ex ospedale di Cerreto è stata definita dal piano regionale di programmazione della rete ospedaliera ed è finalizzata al superamento della visione ospedalocentrica dell'assistenza sanitaria, a favore del potenziamento della rete territoriale. Nel mese di ottobre, il discorso era stato ripreso dall'associazione "Fondazione salute&territorio" e la causa era stata sposata dal deputato Francesco Maria Rubano di Fi che, in più occasioni, aveva chiesto chiarimenti al riguardo. «Attualmente conclude il sindaco stanno funzionando a pieno regime gli ambulatori di gastroenterologia e maxillo-facciale ed è finalmente attiva la Tac di ultima generazione in dotazione all'ambulatorio dell'Asl che, in passato, per una serie di disguidi, non è mai entrata in funzione. Insomma, puntare su un'assistenza territoriale valida potrebbe essere di grande aiuto per la popolazione».
 

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