C'è solo un ultimo cavillo da sistemare, la definizione catastale di un tratto di circa 50 metri di terra, prima di accelerare l'iter per l'apertura del parco sul lungofiume Sabato. Non ci sono «casi» riguardanti il nuovo polmone verde cittadino come ha tenuto a precisare il sindaco Clemente Mastella. «I lavori sono stati ultimati e c'è stato anche il relativo collaudo, resta da mettere a posto solo un aspetto legato all'assegnazione di confini di un terreno della zona. I nostri dirigenti mi riferiscono che si tratta di una vecchia vicenda risalente ad oltre 20 anni fa e da noi ereditata. Per la soluzione si prospettano tempi brevi, in quanto già in settimana ci saranno incontri decisivi; quindi il settore patrimonio del Comune provvederà a preparare il dossier per l'affidamento a gara. Contrariamente a quanto si dice in giro, quindi, non c'è nessun giallo.
Preciso anche che non ci sarà la gestione diretta da parte di palazzo Mosti, né dell'Asia: vogliamo invece dare la possibilità ad associazioni o società di valorizzarlo ed eventualmente anche promuovere iniziative varie, oltre che assicurare la corretta manutenzione. Un luogo molto bello che sono certo darà vita ad una serie di iniziative socializzanti. Si tratta di un'altra opera che contribuirà a rendere la nostra città ancora di più a dimensione europea per la presenza di aree verdi. Un parco funzionale, grande ed ospitale che di sicuro diventerà un punto di riferimento, ed ha una estensione superiore alla villa comunale di viale Atlantici».
Già da alcuni mesi la giunta ha deliberato l'intitolazione all'ex presidente del Consiglio Ciriaco De Mita, su proposta dello stesso Mastella. Il progetto è stato realizzato nell'ambito del programma «Contratto di quartiere Santa Maria degli Angeli». L'ingresso principale è da piazzale Catullo, nelle adiacenze del quartiere Triggio, ma ci sono altre aperture lungo viale dell'Università. Oltre a lunghi viali ricchi di verde e piante che fiancheggiano il fiume Sabato, creando un suggestivo boulevard, all'interno ci sono strutture chiuse che possono essere adibite a servizi come toilette o bar, ma anche locali per eventuali riunioni, manifestazioni oppure lo svolgimento di attività sportive al chiuso. L'apertura andrebbe a valorizzare l'intera area e sicuramente costituirebbe un fiore all'occhiello in particolare per il Rione Libertà, un aspetto, quest'ultimo , particolarmente caro al primo cittadino.