Benevento, software anti-evasori:
«Così scoveremo chi non paga»

Benevento, software anti-evasori: «Così scoveremo chi non paga»
di Gianni De Blasio
Martedì 7 Gennaio 2020, 08:53
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Tempi duri per gli evasori. Grazie al ricorso a nuove metodologie per scovare gli inadempienti. La riscossione relativa all'Imu nell'ultimo rendiconto approvato 2018 è pari a 9,8 milioni su un importo accertato di 11,9 milioni corrispondente all'83%. Per l'anno 2019 la previsione di bilancio è pari ad euro 10,5 milioni: palazzo Mosti si ripropone di elevare nettamente la percentuale. «In virtù di procedure informatiche sempre più sofisticate ed efficaci», rileva l'assessore alle Finanze Maria Carmela Serluca. In buona sostanza, il Comune di Benevento ha deciso di avvalersi di un software fornito dalla Advanced Systems Spa che corrisponde esattamente, per funzionalità e speditezza, a quelle che sono le necessità dell'Ufficio Tributi. I cittadini che non pagano vengono ricercati in virtù dell'incrocio dei dati di ciò che posseggono rispetto a ciò che pagano.

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La procedura informatica analizza i dati degli immobili e, grazie alle caratteristiche catastali, si riesce a determinare se ci sono importi dovuti, le aliquote differenziate e gli eventuali sgravi. Le due rate di giugno e dicembre permettono di scoprire, in base al confronto con i versamenti tramite F 24, se ci sono discrepanze. In tale contesto si vede chi non paga, chi ha pagato meno o in ritardo. Su queste informazioni si accerta la somma che il contribuente o l'azienda deve al Comune. Anche per quanto riguarda gli evasori totali, si procede al confronto tra i dati del catasto e le omesse dichiarazioni. «La finalità è doppia osserva l'assessore: scovare gli evasori per aumentare gli introiti tributari del Comune e fare in modo che tutti i cittadini paghino quanto dovuto. Le entrate dell'ente si basano quasi unicamente sulla riscossione dei tributi per poter sostenere le spese per i servizi che l'Ente deve rendere, essendo i trasferimenti statali drasticamente ridotti, in ossequio al cosiddetto federalismo fiscale».

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L'obiettivo, secondo Serluca, è quello di incrementare il gettito, aumentare l'importo accertato andando a scovare gli evasori, coloro che non sono proprio censiti nella nostra banca dati. Da qualche giorno, pertanto, si sta utilizzando questo nuovo software per la gestione dell'Imu e Tasi. Negli ultimi mesi del 2019, oltre a fare il travaso della banca dati, si è proceduto a inserire i dati provenienti dall'anagrafe comunale, dal catasto comunale e da Alice dati territoriali andando a inserire nel programma stesso i dati derivanti dal Puc per le aree fabbricabili. Questa nuova banca, arricchita di tutte queste informazioni, fotografa tutte le unità immobiliari della città di Benevento e dovrà, nei prossimi mesi, essere bonificata al fine di verificare tutte le posizioni su cui risultano delle anomalie.
 


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«Questo lavoro porterà l'ente ad avere una banca dati aggiornata che permetterà di eseguire gli accertamenti per gli anni pregressi, dando alla Commissione straordinaria di liquidazione le annualità loro spettanti e, una volta individuato il contribuente evasore che viene censito, porterà anche per gli anni seguenti l'introito tributario dovuto». Un aiuto fondamentale alla riscossione tributi verrà, anche, dalla introduzione dell'accertamento esecutivo, per il recupero delle somme dovute e non versate, dunque il recupero per morosità, un nuovo strumento che permetterà di velocizzare la riscossione nei Comuni superando l'ingiunzione fiscale. I nuovi accertamenti conterranno l'ingiunzione di pagamento e diventeranno immediatamente esecutivi. Il contribuente avrà 60 giorni per adempiere e in caso di inadempienza si potranno avviare direttamente le azioni cautelari e conservative, ivi incluso il fermo amministrativo.
 

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