Benevento: all'ospedale Rummo 74mila euro con autoconvenzioni per trattenere medici

La cifra pagata da giugno ad agosto

L'azienda ospedaliera San Pio di Benevento
L'azienda ospedaliera San Pio di Benevento
di Luella De Ciampis
Domenica 29 Ottobre 2023, 11:26
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Il Rummo ha speso altri 24mila euro per garantire i turni in Pronto soccorso nel mese di agosto che si aggiungono ai 50mila sborsati per il bimestre di giugno e luglio. Sale così a 74mila euro il totale dei fondi messi a disposizione per le ore espletate in autoconvenzione dagli stessi professionisti che prestano servizio a tempo indeterminato nell'area dell'emergenza-urgenza e a 376mila in totale per diverse branche, distribuiti nell'arco di sei mesi. In pratica, poiché fino a questo momento non è stato possibile garantire i turni in alcune unità operative sia per la grave carenza di personale che per l'impossibilità di alcuni medici di effettuare il turno di notte, l'azienda ospedaliera è ricorsa alla formula dell'autoconvenzione per riuscire a garantire i Lea (livelli essenziali di assistenza) ed evitare che la struttura entrasse in sofferenza.

Va specificato che per l'autoconvenzione in Medicina d'urgenza e Pronto soccorso, il management ha messo a disposizione la somma di 100 euro all'ora, secondo quanto previsto dalla recente normativa, contro i 60 erogati normalmente per le prestazioni aggiuntive.

Il ricorso all'autoconvenzionamento riesce a garantire i turni nei reparti, senza far ricorso al personale medico a gettone che non garantirebbe la continuità terapeutica ai pazienti ma non può essere «la soluzione definitiva» alla carenza di personale perché i turni effettuati dai medici dell'emergenza e dagli anestesisti sono usuranti ed estenuanti e non possono essere sostenuti dagli stessi professionisti all'infinito. Serve il ricambio che, in buona parte, sarà garantito dai cinque vincitori del concorso di Medicina d'urgenza e Pronto soccorso ma sicuramente serviranno altri dirigenti medici nel corso del 2024 per riuscire a completare l'organico in modo definitivo.

La prima boccata d'ossigeno è arrivata ma ora bisogna sperare che non ci siano ulteriori defezioni tra gli specialisti già in servizio e che tutti e cinque i vincitori del concorso siano disposti a rimanere al Rummo. «Siamo in una fase di grave difficoltà - sottolinea Giuseppe Antonio Ruggiero, sindaco di Foiano in Val Fortore - caratterizzata da liste d'attesa chilometriche, ore di fila estenuanti in Pronto soccorso, da un diritto alla salute che esiste solo sulla carta e da ospedali di comunità che non si sa bene a cosa serviranno. Intanto, mentre la politica campana si concentra sul terzo mandato per il governatore De Luca, c'è un popolo che quotidianamente si affanna e sgomita nei corridoi degli ospedali e aspetta inerme di poter accedere a una visita specialistica». Un ulteriore colpo alla sanità nazionale e del Sannio, secondo la federazione Cimo Fesmed potrebbe arrivare attraverso la stangata sulle pensioni del medici prevista dalla bozza di manovra del Governo, visto che nelle strutture sanitarie del territorio provinciale i medici prossimi al pensionamento sono davvero tanti.

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«Si tratta di un provvedimento - dice Guido Quici, presidente nazionale Cimo Fesmed e primario del Rummo - che sovverte qualsiasi forma di equilibrio tra i contributi versati in tanti anni di lavoro e un riconoscimento previdenziale cui il pensionato ha diritto. Cambiare le carte in tavola in questo modo determinerà un prevedibile fuggi fuggi dal Servizio sanitario nazionale di tutti i dipendenti che avrebbero voluto continuare a lavorare per senso di responsabilità, per amore nei confronti della professione e anche per contribuire all'abbattimento delle liste d'attesa». Il management dell'ospedale cittadino sta mettendo in atto tutte le strategie che ha a disposizione per risolvere le criticità, a partire dall'indizione di concorsi espletati alla velocità della luce, fino allo stanziamento di somme extra per le prestazioni in autoconvenzione e al conferimento di 24 incarichi professionali ai dirigenti medici, nell'ottica di promuoverne la carriera e di incentivarli a rimanere in sede. 

 

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