Aveva ricevuto il trasferimento dalla Asl di Foggia a quella di Benevento per poter stare vicino alla moglie ed aiutarla nella cura della figlia, nata da poco, ma il provvedimento era stato revocato all'operatore socio sanitario dall'azienda sanitaria locale di piazza Risorgimento con la motivazione che non era pienamento idoneo alla sua mansione per limitazioni dovute alla sua parziale invalidità. La disposizione era stata impugnata davanti al giudice del lavoro che ha accolto le ragioni del lavoratore, assistito dall'avvocato Pasquale Biondi, fiduciario della Cgil. E' proprio il sindacato, la Fp-Cgil, a diramare la notizia.
Dopo la revoca, spiega nella nota l'organizzazione sindacale, la Asl di Benevento aveva indetto un avviso pubblico di mobilità volontaria esterna in entrata per la copertura a tempo indeterminato di 21 posti di operatore socio sanitario, procedura alla quale aveva partecipato anche il lavoratore in questione.
“Abbiamo posto rimedio ad una ingiustizia - ha dichiarato Domenico Raffa, segretario delle Fp-Cgil - gratuitamente perpetrata a danno di chi vive sulla propria pelle una patologia parzialmente invalidante, che si vede costretto a dover effettuare ulteriori rinunce a causa di un pregiudizio che non trova alcun fondamento nella realtà”.