Una aurea normalità. Per i Comuni sanniti non è più una novità sentirsi definire «Ricicloni», ormai celebre etichetta coniata da Legambiente per individuare i centri nei quali il tasso di raccolta differenziata supera la soglia del 65 per cento. E 65 sono anche i municipi della provincia che possono fregiarsi del titolo onorifico assegnato ieri dal sodalizio ambientalista. Una lista lunghissima, che comprende la gran parte degli enti beneventani.
A guidarla quest'anno è Ginestra degli Schiavoni, il più piccolo centro del Sannio, che effettua un eccellente 92,5 per cento di differenziata collocandosi sul secondo gradino del podio regionale.
Assumendo come impossibile l'opzione «rifiuti zero», il Cigno verde indica una più realistica fascia di Comuni «Rifiuti free», nella quale inserisce i centri che producono annualmente meno di 75 chilogrammi pro capite di scorie non riciclabili. Elenco di virtuosi che rappresenta una ulteriore scrematura. Vi trovano posto 40 dei 65 ricicloni sanniti, a partire da Ginestra degli Schiavoni, che in un anno manda in discarica solo 19 chilogrammi di rifiuti indifferenziati per abitante. Decisamente contenute anche le quote di scarto prodotte da Cusano Mutri (28,6 chilogrammi), Paduli (32,2), Baselice (33,5), San Giorgio la Molara (37,4). Quantitativi leggermente più elevati ma comunque meritevoli del riconoscimento di «Rifiuti free» i Comuni di Foiano di Val Fortore, Pietraroja, San Lorenzo Maggiore, Faicchio, Circello, Arpaise, Morcone, Durazzano, Castelvetere, Montesarchio, Bonea, Pago Veiano, Castelvenere, Casalduni, Apollosa, Montefalcone in Val Fortore, Molinara. Nel novero d'eccellenza, sia pure con produzione tra i 60 e i 75 chilogrammi, anche Bucciano, Sant'Angelo a Cupolo, Castelpagano, Guardia Sanframondi, Moiano, Paupisi, Pietrelcina, Pannarano, Forchia, Sant'Arcangelo Trimonte, Vitulano, Apice, Dugenta, Buonalbergo, Cerreto Sannita, San Leucio del Sannio e Solopaca.