Rottamazione cartelle, «graziati» 1000 residenti

Le istanze ammesse sono 1352 con il risparmio sulle sanzioni

Rottamazione cartelle, «graziati» 1000 residenti
Rottamazione cartelle, «graziati» 1000 residenti
di Paolo Bocchino
Giovedì 11 Gennaio 2024, 10:21
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Pagare una vecchia tassa senza corrispondere sanzioni e interessi. E togliendosi il grattacapo di continuare a ricevere le scomode cartelle dell'agenzia di riscossione. Una facoltà di cui hanno ritenuto di avvalersi oltre mille contribuenti beneventani che avevano nel cassetto una pendenza con l'erario municipale. Esattamente, sono 1.352 le istanze ammesse ai benefici concessi dal decreto sulla «Definizione agevolata delle ingiunzioni e degli accertamenti esecutivi notificati dal 1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022». In pratica, la cosiddetta rottamazione quater che ha esteso l'ambito di applicazione degli sgravi agli enti che si avvalgono di società di riscossione private, come il Comune di Benevento.

Il 31 dicembre è scaduto il termine assegnato allo stesso Comune e alla propria concessionaria alla riscossione Andreani Tributi per notificare agli utenti l'ammissione al beneficio che era stato richiesto dagli interessati entro il 15 ottobre.

L'ammissione alla rottamazione permette di chiudere la partita con il fisco locale versando soltanto la quota capitale del debito e le spese di notifica, ma risparmiando sanzioni e interessi, che in molti casi gravano pesantemente sul totale. Per l'ente locale il vantaggio di rendere concreti crediti da tempo fermi alla teoria, portando in cassa liquidità fresca e sgravando almeno in parte il Fondo crediti dubbia esigibilità, che per legge occorre accantonare in via prudenziale, ingessando parte del bilancio.

Come detto, sono 1.352 le istanze che potranno essere definite in maniera agevolata, in alcuni casi riconducibili al medesimo debitore. Un volume di vecchie cartelle che corrisponde a un incasso complessivo di 7 milioni, che molto difficilmente l'amministrazione comunale avrebbe effettivamente recuperato. Nel dettaglio, sono 980 le istanze relative a cartelle in riscossione con Andreani, per un potenziale introito da 4.279.959 euro. Somma calcolata adesso al netto delle sanzioni e degli interessi, che avevano gonfiato tale pacchetto di debiti fino alla cifra monstre di 6.649.758 euro. Ulteriori 204 posizioni contributive inevase attengono a pendenze in mano al precedente riscossore Soget, per 388.781 euro da incassare. Chiudono il computo le 168 schede di debito notificate in proprio dal Comune, con introito corrispondente pari a 2.352.000 euro. Il totale fa un bel gruzzolo da 7.020.740 euro che Palazzo Mosti avrebbe avuto poche speranze di portare a casa, data la assoluta vetustà delle cartelle. Somme che però in buona parte andranno a gonfiare le vele dell'Organismo straordinario di liquidazione, ovvero al pagamento dei crediti legati al dissesto dell'ente dichiarato a gennaio 2017.
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La classifica dei tributi più evasi dai contribuenti che hanno ottenuto di sanare la propria posizione versando soltanto la sorta capitale è aperta dall'Imu con 2,7 milioni che ora torneranno nelle casse dell'ente. Molto gettonata anche la tassa rifiuti (Tari e Tarsu) che totalizza 1,4 milioni, mentre le multe da infrazione al Codice della strada si fermano, un po' a sorpresa, poco sotto la soglia dei 50mila euro. Ma prima che la montagna di vecchie cartelle possa trasformarsi in una pira di fuoco, i debitori dovranno adempiere agli obblighi fissati dal Regolamento varato nello scorso luglio dal Consiglio comunale, e sottoscritti all'atto della richiesta di accesso al beneficio della rottamazione. Segnatamente, all'articolo 3 del disciplinare si prevede che «per l'ammissione al beneficio rateale sarà necessario effettuare il pagamento in acconto del 20 per cento dell'importo totale» che dovrà avvenire «entro il termine perentorio di 20 giorni dalla comunicazione di ammissione». Secondo quanto prescritto dall'articolo 5, «il pagamento del debito potrà avvenire in unica soluzione entro il 29 febbraio 2024, ovvero in rate di importo non inferiore a 50 euro con prima scadenza il 29 febbraio». Rate che saranno estese in funzione dell'importo da onorare: per mini debiti fino a 150 euro, sono ammesse 2 rate mensili, via via a salire fino a 60 rate per debiti che superano i 20mila euro (con interesse al 2 per cento a decorrere dal 1 marzo 2024). Il mancato rispetto delle condizioni del Regolamento determina la ripresa della procedura di riscossione, come stabilito dall'articolo 6.
 

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