Sannio, boom di controlli ma reati in diminuzione

Dai divieti di accesso allo stadio ai fogli di via, il bilancio dei controlli

La presentazione
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di Enrico Marra
Mercoledì 21 Dicembre 2022, 10:00
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Una costante azione preventiva, il ricorso alle telecamere, e i finanziamenti per utilizzare i beni sottratti alla criminalità. Tre aspetti emersi nel corso del consuntivo di fine anno delle forze dell'ordine che hanno operato con il coordinamento del prefetto Carlo Torlontano. «Sono giunti 2,5 milioni nell'ambito dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per rendere fruibile l'ex cementificio Ciotta - ha annunciato il prefetto Torlontano - e altri due progetti sono risultati idonei e, in caso di disponibilità economiche aggiuntive, potrebbero essere finanziati. Si tratta di progetti che riguardano Melizzano per un centro di raccolta rifiuti e Castelvenere, una strutture per la coabitazione sociale. Un finanziamento che ha registrato la soddisfazione anche dell'assessore regionale Mario Morcone, il quale ricorda che la Campania «ha avuto 107 milioni per 73 progetti», ed ha aggiunto che «saremo vicini a tutti i Comuni per sostenerli e aiutarli».

Per il sindaco Clemente Mastella, si tratta di «un finanziamento importantissimo: siamo gli unici nel Sannio a intercettare fondi di questo tipo e ciò è un altro riconoscimento del lavoro che stiamo conducendo per capitalizzare le possibilità offerte dal Recovery Plan». L'immobile di contrada Olivola è l'unico bene del patrimonio comunale confiscato ai clan: «È da evidenziare - aggiunge Mastella - anche la valenza culturale e simbolica di questo finanziamento, perché l'ex cementificio, da simbolo di illegalità, diventerà un incubatore d'impresa, un polo utile a supportare lo sviluppo dell'economia e le iniziative imprenditoriali che si svilupperanno in città».

E sui temi della sicurezza il prefetto Torlontano ha tracciato un bilancio, elencando i numeri del lavoro svolto nell'ambito della prevenzione nel corso dell'anno: si sono tenuti 57 incontri in prefettura, di questi 15 sono stati legati a Comitati per l'ordine e la sicurezza, anche con l'apporto di sindaci, e 42 riunioni tecniche.

Il tutto per seguire l'evoluzione dei vari fenomeni locali, dalla movida alle varie forme di criminalità. Sono stati approvati progetti per potenziare la videosorveglianza, per contenere le truffe agli anziani, aggiornato il piano di controllo del territorio, l'emanazione di sette interdittive antimafia per attività che gestivano giochi e scommesse, oltre a essere stati sottoscritti alcuni protocolli antimafia con le associazioni imprenditoriali.


Un attività preventiva e repressiva quella potata avanti dalla Polizia di Stato. I dati, enunciati dal questore Edgardo Giobbi, attestano nove sospensioni di licenze per violazioni di norme da parte di esercizi commerciali, 24 Dacur, i cosiddetti Daspo urbani, che vietano ai destinatari di accedere in determinati luoghi, provvedimenti che hanno sanzionato eccessi compiuti in prevalenza in centri della provincia, 35 fogli di via, cinque sorveglianze speciali in ottemperanza di reati scaturiti dal codice rosso, revocate le autorizzazioni per la detenzione di 8 fucili, sequestrate 9 pistole, concessi 2.529 permessi di soggiorno e attuate 15 espulsioni.


Inoltre, nel corso dell'anno sono state controllate 54mila persone e 27mila veicoli. «Questi controlli rappresentano un deterrente nei confronti dei gruppi di ladri che giungono nel Sannio, dalle province limitrofe. Le immagini delle telecamere vengono fatte confluire alla centrale operativa della questura», ha ribadito Giobbi. E sulla linea dei controlli a tappeto si sono attestati anche i carabinieri. Il comandante provinciale Enrico Calandro ha precisato che «rispetto ai 63mila controlli del 2019, anno pre-Covid, nel 2022 si è arrivati a quota 104mila e, per i veicoli, da 48mila si è passati a 73mila». I reati, in generale, sono in flessione e anche i furti che suscitano tanto allarme rappresentano il 27% dei cinquemila reati finora registrati dall'inizio dell'anno. Gli unici incrementi si registrano per le truffe agli anziani e per le frodi informatiche. E ai piani sicurezza ha partecipato anche la Guardia di Finanza. «Sono state allestite - dice il comandante provinciale, Eugenio Bua - 145 pattuglie dalle Fiamme gialle, perseguendo in particolare chi durante la movida forniva bevande alcoliche ai minori, ed elaborando 655 richieste di informazioni per il rilascio delle certificazioni antimafia che hanno portato alle interdittive».

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