Si sente male in strada i soccorritori gli trovano una pistola in tasca

Nell'arma c'era anche il colpo in canna, ricoverato e arrestato

Si sente male in strada i soccorritori gli trovano una pistola in tasca
Si sente male in strada i soccorritori gli trovano una pistola in tasca
Domenica 8 Ottobre 2023, 10:24 - Ultimo agg. 10:38
4 Minuti di Lettura

La scorsa notte è stata particolarmente movimenta in città, anche per l'arresto di un uomo finito ai domiciliari. Un arresto scaturito dopo un ricovero dell'uomo in ospedale. E accaduto al rione Libertà e l'uomo finito ai domiciliari e D.C. di 32 anni, beneventano, già noto alle forze dell'ordine per i suoi precedenti. L'arrestato dovrà rispondere del reato di detenzione di una pistola con alcune cartucce.

Era in via Bonazzi, quando è stato colpito da un malore, al punto che si è reso necessario chiamare un'ambulanza del 118, per poterlo soccorrere e quindi eventualmente condurlo in ospedale.

Come accade in questi casi di chiamate al 118, oltre all'ambulanza sono giunti sul posto anche gli agenti della Volante della Questura. E cosi ci si è accorti che l'uomo effettivamente aveva bisogno di cure, ma che aveva con se, chiaramente senza autorizzazione, anche una pistola con delle cartucce. Pertanto il magistrato di turno, il sostituto procuratore della Repubblica Maria Gabriella Di Lauro, ha disposto che l'uomo venisse trasportato presso il pronto soccorso dell'ospedale «San Pio», e sottoposto alle cure del caso.

Nel frattempo gli agenti della Volante hanno potuto accertare che la pistola sequestrata aveva nel caricatore tre colpi, mentre un quarto risultava esploso. Da qui ulteriori indagini, ancora in corso, per cercare di appurare contro chi o che cosa, quel colpo è stato esploso. L'uomo ripresosi dal malore che lo aveva colpito nella tarda mattinata, di ieri, è stato dimesso dall'ospedale, ed ha potuto far ritorno nella sua abitazione. Pertanto come deciso dal magistrato per lui sono scattati gli arresti domiciliari. Nelle prossime ore sarà ascoltato dal Gip che è chiamato a convalidare l'arresto. L'uomo ha nominato come suo difensore Antonio Leone.

Video

Tornano anche gli incendi di auto in città. Un fenomeno ormai endemico e che vede questa volta avvolta da un rogo una Mercedes classe A che la scorsa notte intorno all'1,30 è stata avvolta dalle fiamme alla via Guido Dorso, alla Pacevecchia. L'auto risulta intestata a un settantatreenne, ma in uso al figlio di 51 anni, entrambi sono beneventani ed operano nel settore commerciale. Sul posto per domare il rogo sono giunti i vigili del fuoco del Comando provinciale e per gli accertamenti i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Benevento. Colui che usava l'auto ha dichiarato di averla parcheggiata nella via, nei pressi della sua abitazione intorno alle 19,30. Inoltre avrebbe sostenuto di non avere elementi circa il movente del rogo che gli inquirenti ritengono di natura dolosa, anche se sul posto non sono state trovate tracce di liquido infiammabile. Chiaramente si indaga in più direzioni, escludendo il movente estorsivo. Tra l'altro va tenuto conto dell'orario in cui l'auto era stata parcheggiata, pertanto non è pensabile che le fiamme si sono sviluppate a distanza di tante ore per un guasto, magari all'apparato elettrico. Da tener presente che l'ultimo rogo di auto in città, risale allo scorso mese di aprile quando le fiamme distrussero una Fiat 500 alla via Minghetti, al rione Libertà. L'auto era di proprietà di un operaio. Anche in quel caso hanno indagato i carabinieri.

Infine sul fronte della malavita non c'è tregua per i furti in abitazione. Uno degli ultimi colpi è stato messo a segno ad Apice. Qui in via Vincenzo Giangregorio i ladri sono penetrati in un'abitazione, in assenza dei padroni di casa. Hanno forzato un infisso e una volta all'interno hanno frugato ovunque, e sono riusciti ad individuare una cassaforte. Dopo averla aperta hanno portato via una pistola e degli oggetti d'oro. Per i padroni di casa al ritorno hanno fatto scattare l'allarme e sul posto sono giunti i carabinieri della locale stazione.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA