Caserta, morte in fabbrica: 7 indagati l'ipotesi è omicidio colposo

La polizia notifica gli avvisi in vista dell'autopsia

I fiori per Giuseppe Borrelli
I fiori per Giuseppe Borrelli
di Biagio Salvati
Venerdì 15 Marzo 2024, 09:39 - Ultimo agg. 17:59
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Sarà eseguita tra oggi e domani anche in virtù della notifica degli atti giudiziari ai 7 destinatari indagati, residenti un po' in tutta Italia - l'autopsia disposta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere sulla salma di Giuseppe Borrelli, 26 anni, deceduto lunedì sera a San Marco Evangelista, nello stabilimento dell'azienda “Laminazione Sottile” mentre lavorava a un macchinario a rullo.

La Procura sammaritana, con a capo il magistrato Pierpaolo Bruni, ha infatti avviato un'indagine dettagliata per ricostruire la dinamica del tragico incidente sul lavoro che ha coinvolto il giovane operaio originario di Volla, nel Napoletano, dove da giorni lo piangono familiari, amici e colleghi.

Gli inquirenti stanno esaminando attentamente le circostanze che hanno portato all'accaduto, con l'obiettivo di comprendere le cause dell'incidente e determinare eventuali responsabilità.

Nella tarda serata di ieri, dopo un estenuante attività investigativa, la magistratura inquirente ha scremato i nomi da una rosa di diverse cariche: dall'amministratore delegato al responsabile della sicurezza, al direttore dello stabilimento e così via. L'ipotesi di accusa è quella di omicidio colposo, ma in questi casi vengono analizzate anche eventuali violazioni nell'ambito delle norme di sicurezza. Trattandosi di una grande compagine societaria è stato necessario individuare le figure effettivamente responsabili destinatarie del cosiddetto atto dovuto di indagine (circostanza legata anche all'esecuzione dell'autopsia) che, va precisato, implica una difesa tecnica di garanzia.

Il giovane lavoratore è stato coinvolto in un incidente che ha scosso la comunità locale napoletana e tantissimi colleghi di lavoro e amici. I sindacati, che ieri hanno scioperato per 4 ore con un picchetto all'esterno della fabbrica, hanno sollevato interrogativi riguardo alla sicurezza sul luogo di lavoro e alle misure preventive adottate. L'inchiesta si concentra sulla ricostruzione accurata degli eventi e anche sull'identificazione di eventuali violazioni normative che potrebbero aver contribuito all'accaduto. L'area del tragico incidente è stata sottoposta a sequestro.

La Procura titolare dell'inchiesta è il sostituto Luisa Turco - è impegnata a fare luce sull'incidente. Il giorno dopo l'incidente la sorella di Borrelli si era lamentata del comportamento dei vertici aziendali («Siamo stati informati dopo 3 ore e non ci hanno fatto entrare per vedere Giuseppe») che nel pomeriggio di mercoledì hanno poi diffuso una nota di vicinanza alla famiglia oltra ribadire che la sicurezza è una priorità dell'azienza. Le investigazioni di Polizia (Commissariato di Maddaloni), Asl e Ispettorato del Lavoro proseguono per ricostruire la dinamica: in questi casi devono anche sentiti testimoni, colleghi e quanti erano presenti in fabbrica al momento della tragedia. A quanto pare di lì a poco ci sarebbe stato un cambio di turno tra la vittima e un altro operaio, ma sono tutte circostanze che vanno confermate.

Attività che sono state in gran parte già eseguite ma si vagliano anche eventuali immagini delle telecamere di sicurezza interne. Il 26enne avrebbe perso la vita poco dopo le 19 di lunedì, mentre era da solo e alle prese con un macchinario a rullo dove poi è stato ritrovato senza vita da un collega. Il corpo presentava profondi tagli alla parte superiore del corpo. Il Gruppo Laminazione Sottile è composto da dieci aziende specializzate nella trasformazione dell'alluminio, che producono coils di alluminio in varie forme e trattamenti superficiali, inclusa verniciatura e stampa, e vaschette di alluminio per uso alimentare.

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Le aziende del Gruppo, integrate in filiera, includono diverse società con sedi in diverse nazioni come Italia, Regno Unito, Corea del Sud, Stati Uniti, Germania e Turchia. Toni duri, per l'ennesima morte bianca, sono arrivati da parte dei sindacati i quali hanno sottolineato la frequenza con cui si ripetono le morti sul lavoro. La provincia di Caserta è terza in Campania nel triste elenco del numero di decessi sul lavoro. Gli interventi di Fim Fiom, Uilm e Cisal hanno riguardato anche altri aspetti, ovvero la presenza di «un sistema profondamente sbagliato, dove si antepone il profitto al valore della vita».

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