Caserta, Parco Primavera: stop gara alloggi popolari, a rischio 9 milioni del Pnrr

Comune “bloccato” dalle decisioni di Tar e Consiglio di Stato sull’appalto

Parco Primavera
Parco Primavera
di Roberto Della Rocca
Domenica 21 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 13:00
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In 48 ore sono cambiate due volte le carte in tavola nella ormai complessa e intricata vicenda del finanziamento Pnrr per il recupero dell’immobile B1 di proprietà comunale al Parco Primavera di Tuoro.

Sull’esito della gara d’appalto da 9 milioni di euro e la stipula del contratto si è innescato un contenzioso legale che ha registrato due nuovi importanti sviluppi su tutto il procedimento amministrativo avviato e per gli effetti che i contenziosi potrebbero avere sul rispetto dei tempi previsti dal Pnrr (e dunque evitare, per il Comune, un salasso economico).

Venerdì mattina la Prima Sezione del Tar Campania (Vincenzo Salamone, presidente, Giuseppe Esposito e Domenico De Falco, consiglieri) ha emesso una ordinanza con cui ha deciso in via definitiva sulla richiesta di sospensione dell’aggiudicazione provvisoria dell’appalto e dei verbali firmati dalla commissione di gara avanzata dall’avvocato Renato Labriola per conto della ditta Appalti Di Bello. Azienda esclusa a vantaggio della coop edilizia La Palma 73 per cui il dirigente comunale Francesco Biondi aveva autorizzato l’aggiudicazione provvisoria. La decisione è arrivata a sfavore del ricorrente e, in teoria, da venerdì il Comune avrebbe potuto aggiudicare la gara a La Palma e preparare il contratto per la firma.

La notte tra venerdì e sabato, però, è stata sufficiente all’avvocato Labriola per predisporre un maxi ricorso di 50 pagine al Consiglio di Stato che, inoltrato ieri mattina, ha spinto il presidente della Quinta Sezione Francesco Caringella a pronunciare un decreto di “tutela provvisoria” da 50 pagine per inibire la firma del contratto rimandando la decisione nel merito al prossimo 9 maggio. Intanto una decisione nel merito della vicenda (e non soltanto sulla richiesta di sospensiva dell’aggiudicazione) è attesa, dal Tar Campania il prossimo 3 luglio. Un intreccio giudiziario complesso. La certezza è una: fino al 9 maggio il Comune non potrà aggiudicare la gara perché in vigore la sospensiva urgente concessa dal Consiglio di Stato.

In quella data la Quinta Sezione deciderà se il Tar ha avuto ragione, o meno, nel revocare la sospensiva degli atti di gara e dell’aggiudicazione.

Lo scontro giuridico si consumerà sull’operato del Tar. I tre magistrati della Prima Sezione, nella decisione di venerdì, citano solo due delle 21 contestazioni presentate nel ricorso con cui Di Bello punta a scalzare La Palma 73 nella graduatoria. Se il 9 maggio il Consiglio di Stato dovesse dare ragione al ricorrente la firma del contratto resterebbe inibita fino al 3 luglio. Se tutto questo riguardasse una normale procedura di gara, si attenderebbe l’esito delle diatribe processuali con maggiore serenità. Siccome però i lavori al Parco Primavera sono finanziati con il Pnrr i tempi sono contingentati e il rischio, in caso di corto circuito giudiziario, è quello di dover restituire le somme (senza contare il possibile pagamento del danno da 6 milioni di euro, cioè il valore dei lavori edili, ad una delle ditte che dovesse ottenerne il riconoscimento in sede giudiziaria).

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Preoccupato della nuova situazione è il presidente della commissione speciale di controllo per il Pnrr Pasquale Napoletano (FdI). «Mi viene da pensare che il Tar è stato un po’ superficiale nel leggere ricorsi e motivi aggiunti se in una notte l’avvocato Labriola ha fatto appello e il Consiglio di Stato ha sospeso la decisione. Dovremmo attendere con il fiato sospeso il 9 maggio e poi ancora il 3 luglio per chiudere la prima parte di questa vicenda. Poi - continua - la battaglia legale tra le due aziende potrebbe proseguire, per un secondo grado di merito, al Consiglio di Stato con una ulteriore dilatazione delle tempistiche. A questo punto domani mattina chiederò formalmente agli assessori competenti chiarezza sui tempi atteso che la gara contestata prevede anche la progettazione oltre che i lavori. Dobbiamo riflettere - conclude - se insistere o fermare le procedure rinunciando al finanziamento per evitare danni complessivi più gravi per i casertani». Decisamente contraria la maggioranza con Giovanni Comunale (Pd): «Abbiamo una grande opportunità quella di riqualificare una delle aree più degradate della città e ritengo che si debba procedere senza indugio. Questo è il compito della politica, dare opportunità alla nostra comunità e il progetto rientra nel piano complessivo per Tuoro. Dubito che nei prossimi 100 anni si possano trovare altri fondi».

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