Castel Volturno, "Ho mirato alle gambe dei neri che stavano pestando a sangue mio zio"

Castel Volturno, "Ho mirato alle gambe dei neri che stavano pestando a sangue mio zio"
Mercoledì 16 Luglio 2014, 17:03
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CASTEL VOLTURNO - "Avevano aggredito mio zio, ho mirato alle gambe per proteggerlo". Cos al gip Cesare Cipriani in carcere per il ferimento di due africani che poi ha scatenato la rivolta dei connazionali. «Non si tratta di razzismo nè di atteggiamento camorristico. Ho sparato ai due neri mirando alle gambe solo perchè avevano picchiato mio zio che aveva chiesto ad uno dei due dove avesse preso la

bombola con cui camminava sotto al braccio. Tra l'altro uno dei due (Papa Youssef di 37 anni) 4-5 mesi fa aveva già provato ad accoltellarmi dopo un altro furto. Questo è un territorio pericoloso».



È quanto ha dichiarato al Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Salvatore il 21enne Cesare Cipriani, in carcere da domenica notte insieme al padre Pasquale, di 60 anni, con l'accusa di tentato omicidio e porto e detenzione di armi in relazione al ferimento avvenuto a Castel Volturno dei due immigrati ivoriani di 30 e 37 anni che ha poi scatenato la rivolta degli altri membri

della folta comunità africana che hanno dato fuoco a 4 auto e ad un appartamento rischiando di far morire tra le fiamme la sorella di Cesari Cipriani che era in casa.
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