Santa Maria Capua Vetere: chirurgo a rischio processo per «lesioni colpose e falso»

Il 6 ottobre fissata l'udienza preliminare

Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere
Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere
Martedì 26 Settembre 2023, 08:03
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Il giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Daniela Vecchiarelli ha fissato per il 6 ottobre prossimo l'udienza preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio chiesta dalla locale Procura della Repubblica nei confronti del medico chirurgo bariatrico Stefano Cristiano. L'accusa, rappresentata dal pubblico ministero Valentina Santoro, segue l'incriminazione del medico ora accusato per lesioni colpose gravissime e falso ai danni di Angela Iannotta. La paziente, una giovane donna di 29 anni, di Santa Maria Capua Vetere, fu poi salvata grazie a un complesso intervento chirurgico eseguito dal professore Francesco Corcione, presidente emerito della Chirurgia Italiana. Il primo intervento alla donna fu eseguito dal dottor Cristiano, nel marzo 2021 in Abruzzo: intervento che però non andò bene, tanto da ritornare sotto i ferri a Villa del Sole agli inizi dell'anno successivo.

Angela, madre di tre figli piccoli, fu ricoverata all'ospedale di Caserta il 3 febbraio dello scorso anno; i suoi organi interni, come l'esofago e parti dell'addome, furono compromessi dopo la setticemia che la colpì. Il dottore Cristiano è inoltre accusato di omicidio colposo in relazione alla morte di Francesco Di Vilio, 69 anni, un altro paziente anche lui originario di Santa Maria Capua Vetere. Entrambe le famiglie Iannotta e Di Vilio, rappresentate dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, avevano presentato una denuncia penale circa un anno e mezzo fa e si costituiranno parte civile all'udienza fissata per la prossima settimana.

Gli interventi furono eseguiti presso la struttura sanitaria di Villa del Sole.

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Nella prima fase delle indagini i carabinieri del Nas e Polizia di Stato si recarono nella clinica per acquisire, su ordine della Procura, la documentazione sanitaria e amministrativa. La direzione sanitaria della clinica, in presenza del legale, avvocato Ferdinando Trasacco, aveva esibito e consegnato la documentazione chiesta dalla polizia giudiziaria in virtù di un provvedimento di sequestro del sostituto procuratore, in forza del quale l'accusa potrà esibire in futuro gli elementi probatori a carico di eventuali responsabili. Inoltre, la direzione, aveva anche esibito su richiesta, tutte le regolari autorizzazioni sanitarie da parte dell'Asl, accreditamenti e altro materiale sulla base del quale l'azienda sanitaria esplica l'attività ed è tutto allo studio degli inquirenti. Attualmente, il dottor Cristiano è coinvolto anche in un altro processo, alle fasi finali, al Tribunale di Nola, presieduto dal Giudice Alessandra Zingales. Parti offese sono i familiari di Raffaele Arcella, un trentenne deceduto dopo un intervento di chirurgia bariatrica. 

 

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