Coppia sfrattata: alloggio subito rioccupato da sette persone

Nelle palazzine delle ex Iacp a Rione Cappiello

Lo stratto a Rione Cappiello
Lo stratto a Rione Cappiello
di Roberto Della Rocca
Mercoledì 10 Gennaio 2024, 09:06
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Sono stati gli agenti della Polizia municipale, assistiti da poliziotti, carabinieri, finanzieri, vigili del fuoco, personale medico del 118 e squadre di tecnici delle società di servizi, a bussare ieri mattina, intorno alle 9,30, alla porta dell'appartamento occupato nel rione Cappiello di cui era previsto lo sgombero. L'immobile, che insiste nella palazzina che affaccia sul cortile interno del rione, è di proprietà dell'Acer che sta ultimando l'assorbimento delle funzioni degli ex Iacp messi in liquidazione. Le due persone che occupavano l'abitazione al momento dell'interventi dei vigili non hanno protestato contro la notifica del provvedimento (la casa risulta occupata da svariati anni, dopo il decesso dell'ultima assegnataria) e, dopo aver recuperato alcune cose, hanno lasciato l'appartamento. All'interno le forze dell'ordine hanno trovato mobili e altri beni impossibili da trasportare a causa della mancanza di mezzi adeguati e così si è provveduto a interdire l'ingresso alzando una parete di mattoni davanti la porta. La liberazione dell'appartamento, però, è durata solo pochissime ore. Già prima di pranzo la parete era stata abbattuta e l'abitazione nuovamente occupata. Ad accorgersi della situazione anche i vigili che, nel pomeriggio, si sono recati sul posto per un controllo: in casa hanno trovato sette persone, tutte riconducibili allo stesso nucleo familiare, a quanto pare legato a quello della coppia sgomberata, e tutte denunciate. Ora, però, si dovrà ripartire con l'iter dello sgombero per liberare il bene Acer che dovrà essere assegnato ai legittimi destinatari.

Di fronte all'episodio che si è consumato ieri mattina riflette anche la politica che è trasversalmente critica sulla gestione dei quartieri popolari affidati all'agenzia regionale (tutte le case popolari casertane, tranne gli immobili di Parco Primavera, via San Carlo e San Clemente, sono proprietà Acer). Nel mirino le manutenzioni ma anche i metodi di assegnazione degli immobili e le difficoltà nel contattare e ottenere dati sullo stato dell'edilizia popolare in città. «Come consiglieri non siamo stati in grado di ottenere dati sul numero di alloggi liberi o occupati, né di sapere come si sta procedendo per lo scorrimento delle graduatorie per l'assegnazione degli immobili. Intanto, ci vengono segnalati casi di residenti presenti in graduatoria ma a cui è stata consegnata la notifica di sfratto, che senso ha tutto questo?» sostiene il consigliere di minoranza Donato Aspromonte che contesta i requisiti previsti dalla legge regionale (come l'obbligo di residenza per almeno 5 anni) e annuncia il deposito di una interrogazione per ottenere maggiore chiarezza dall'amministrazione.

L'argomento è stato più volte affrontato anche nella Quarta Commissione consiliare "Problema Casa" presieduta dal consigliere di maggioranza Francesco Guida. «Le nostre competenze sono limitate ai quartieri di proprietà del Comune ma in più occasioni - spiega Guida - abbiamo provato a fornire assistenza ai tanti residenti degli edifici Acer che non riescono ad accedere alle informazioni su graduatorie e assegnazioni».

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Di problema non limitato all'Acer parlano invece Pasquale Napoletano (Fdi) e Raffaele Giovine (Caserta Decide) che allargano la visuale anche alle strutture di edilizia popolare di proprietà del Comune. «Serve istituire un osservatorio sulla casa perché sono tante le problematiche segnalate dai cittadini che non hanno un luogo di incontro e di discussione - dice Giovine che ritiene insufficiente la risposta finora offerta dall'amministrazione -. Anche gli immobili di proprietà comunale a San Clemente e in via San Carlo versano in condizioni di degrado segnalate da tempo». Ristrutturazioni annunciate ma mai cantierizzate quelle al Parco Primavera, come nota Napoletano: «In Prima Commissione ci siamo occupati delle abitazioni di Tuoro per cui era stato annunciato un intervento di ristrutturazione fino ad ora mai esplicitato. Così come sono caduti nel vuoto tutti gli appelli rivolti a un serio recupero del patrimonio immobiliare comunale che resta, incredibilmente, indefinito». A fare chiarezza sull'attività dell'amministrazione è Guida: «Proprio a fine dicembre abbiamo convocato l'assessora Sadutto per riprendere il lavoro sul Parco Primavera. Al momento sono in corso le interlocuzioni con le famiglie e sappiamo che l'assessore stava cercando una struttura alberghiera che potesse ospitare le famiglie residenti durante il periodo dei lavori di riqualificazione».

 

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