Il focus di «Controcorrente»
sulle ferite di Castel Volturno

Un frame della trasmissione
Un frame della trasmissione
Lunedì 10 Ottobre 2022, 12:46 - Ultimo agg. 11 Ottobre, 14:17
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Ville abusive «divorate» dal mare a Bagnara, spacciatori in zona Destra Volturno, persone in fila per fare la spesa con la scheda del reddito di cittadinanza: su questi temi è stato costruito un ampio reportage andato in onda a Controcorrente, la trasmissione targata Videonews di Rete Quattro, con la conduzione di Veronica Gentili.

Uno dei temi affrontati -nel servizio di mercoledì scorso - è stato l'exploit del voto al Movimento Cinque Stelle (nell'ultima tornata elettorale) in una città come Castel Volturno che vive di sussidi e assistenza, con piccole realtà di inclusione e riscatto come la squadra Tam Tam basket.

La trasmissione di Rete Quattro è partita da due numeri simbolici post-voto: il primo è 2.768 ed equivale al 42,4 % del voto dato al partito di Giuseppe Conte solo nella città di Castel Volturno. Il secondo numero è 6.800 e rappresenta coloro che si sono presentati alle urne su 19mila 819 elettori; la percentuale è la più bassa in Campania: il 36,13 per cento. Per questo - accompagnato da due cronisti - il giornalista inviato di Mediaset, Giordano Giusti, ha intervistato una donna che intasca il redditori di cittadinanza, poi una ragazza in cerca di lavoro, persone davanti a un bar che chiedono lavoro, non aiuti.

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Le ferite di Castel Volturno sono state esplorate in tutte le loro sfaccettature, senza cadere in topos, entrando nelle abitazioni.

Il «caso Castel Volturno», con piani di rilancio partiti e poi abortiti, promesse politiche svanite, è esploso in tutta la sua drammaticità. Qui, nella provincia dimenticata di Caserta, 14 anni fa furono uccise sei persone in una sola sera dal killer sanguinario Giuseppe Setola del clan dei Casalesi. Da allora, ogni anno, la città celebra la data del 18 settembre con manifestazioni e interventi davanti al luogo del massacro. 

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