Il giallo di Romina Del Gaudio: il killer sconosciuto è ancora libero

Ragazza di 19 anni uccisa, cold case aperto e chiuso per 18 anni senza una svolta.

Romina Del Gaudio
Romina Del Gaudio
Marilu Mustodi Marilù Musto
Giovedì 24 Novembre 2022, 08:54 - Ultimo agg. 19:45
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Romina Del Gaudio non è solo il nome di una ragazza di 19 anni uccisa da un killer ancora sconosciuto, Romina del Gaudio rappresenta anche un cold case aperto e chiuso per 18 anni senza una svolta. La verità sulla tragica fine di Romina (promoter della Wind) scomparsa il 4 giugno del 2004 da Aversa - uccisa con due colpi di pistola dopo essere stata accoltellata - non è mai stata trovata. Con l'avvicinarsi del 25 Novembre (giornata dedicata al ricordo di tutte le donne vittime di violenza) la storia della povera Romina piomba come un macigno a ricordare a tutti che esistono assassini ancora liberi di circolare.


La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha in mano il fascicolo sul giallo e sta cercando di trovare una prova, un indizio, un collegamento.

Allo stato, non c'è il nome di un colpevole. L'indagine era stata riaperta dal pm Gerardina Cozzolino che aveva iscritto nel registro degli indagati tre persone. La pista pare avesse messo in parallelo la morte di Romina con quella di Cinzia Santulli, uccisa nel 1990. Nell'inverno del 2018 i familiari di Romina, capeggiati dallo zio materno, avevano depositato in Procura quanto raccolto da un team di investigatori privati in capo allo studio legale fiorentino di Francesco Stefani. Il pm non si era limitato a seguire quella pista, ma aveva interrogato anche gli ex soci del padre di Romina. Persone di Casal di Principe attraverso cui l'uomo, che aveva lasciato moglie e figlia nel 1990, di tanto in tanto mandava del denaro alla ragazza.

L'ultimo domicilio di Gennaro Del Gaudio è stato in Germania, ma dopo la morte della figlia, di lui non si è saputo più nulla. La madre di Romina dichiarò che il suo ex aveva testimoniato in un processo per truffa e che forse la scomparsa della figlia era un modo per fargliela pagare. Erano tre i nomi iscritti sul registro del pm ed erano tre le altrettante piste investigative ritenute calde. Una lettera anonima fu recapitata a giornalisti e investigatori all'epoca dei fatti. Nella missiva si riferiva che Romina il giorno della scomparsa era stata importunata da due uomini, padre e figlio. Nella lettera, prima non tenuta in considerazione dagli investigatori, c'era il numero di targa dell'auto dei due e quella macchina che è risultata intestata a un uomo coinvolto in passato nell'omicidio di Santulli, di fatto scagionato dalla magistratura già negli anno 90. Ora, tutte le piste sono state percorse e non si è giunti ad alcuna conclusione, ma si continua sperare che la morte di Romina possa avere giustizia.
ma.mu.

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