L'allarme della Caritas: «Uno su due a rischio povertà»

Il rapporto della Caritas a Caserta
Il rapporto della Caritas a Caserta
di Livia Fattore
Sabato 18 Novembre 2023, 09:32
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Sperimentare la povertà sulla propria pelle per renderci capaci di riconoscere i poveri: è questo il messaggio forte che emerge dal tema scelto quest'anno da papa Francesco per la VII Giornata mondiale dei poveri, che si celebra domani e che ha visto una sua anteprima ad Aversa nella mattinata di ieri con la presentazione del Dossier regionale Caritas sulle povertà, illustrato da Ciro Grassini, sociologo e coordinatore del documento. Un documento nel quale spicca un dato su tutti: dal report annuale Eurostat sulle condizioni di vita in Europa emerge che la Campania e la Calabria sono tra le prime quattro regioni in Europa con una quota più alta di persone a rischio povertà ed esclusione sociale. Nel 2022, in Campania si registrava il secondo dato più alto in Europa - dopo il Sud-Est della Romania - con il 46,2%, contro una media europea del 21,6%.

L'evento si è svolto nell'aula magna del dipartimento di Ingegneria della "Vanvitelli". «Quest'anno il Dossier regionale si arricchisce di nuove finestre - chiarisce don Carmine Schiavone, direttore regionale della Caritas - dall'impegno dei giovani nel servizio civile alla problematica degli sbarchi, dallo svuotamento delle aree interne al tema della natalità, fino alla solitudine degli anziani. Queste criticità vanno lette come nuove forme di povertà, focus specifici che andranno monitorati nel breve e medio periodo». «Il Dossier regionale sulle povertà hanno spiegato i relatori - non si pone l'obiettivo di mostrare statistiche o numeri, ma piuttosto vuole far emergere il volto e le storie delle persone che si rivolgono quotidianamente alle Caritas della Campania in cerca di aiuto.

Per leggere in maniera esaustiva i dati provenienti dalla Rete dei Centri di ascolto (Cda) Caritas occorre incrociarli con quelli socioeconomici elaborati dalle statistiche ufficiali, affinché si possa rappresentare il contesto nel quale vivono coloro che si rivolgono alla Caritas, nonché per delineare l'ambito di intervento.

I dati presentati in questo dossier sono quelli emersi dall'ascolto delle persone in difficoltà che si sono recate nelle Caritas della Campania nel 2022, comparati con quelli degli anni precedenti». Vi è inoltre un riferimento numerico ai dati dei primi sei mesi del 2023, per comprendere l'evoluzione delle presenze rispetto a quest'ultimo anno. Dall'analisi del contesto emerge che la Campania non è una realtà omogenea, ma piuttosto presenta significative differenze geografiche e sociali. Tra queste emerge il particolare fenomeno delle aree interne. Si tratta di aree geografiche significativamente distanti dai grandi centri di agglomerazione e di servizio, con traiettorie di sviluppo instabili e problemi demografici. La popolazione della Campania al primo gennaio 2023 è pari a 5.592.175 abitanti (fonte Istat). Dal 2012 quando gli abitanti erano 5.827.593 ad oggi, la popolazione è costantemente diminuita, con un decremento del 4,21%. Anche nei primi 6 mesi del 2023 si conferma questo trend e per gli anni a venire le previsioni sono anche peggiori.

Il fenomeno del calo demografico riguarda tutte le regioni italiane, ma sembra incidere maggiormente a svantaggio della Campania. Qui la popolazione straniera residente al primo gennaio 2023 è pari a 241.008 persone (dati Istat) e rappresenta a livello regionale il 4,3% della popolazione. Nel 2022 le persone transitate nei Centri di ascolto in rete sono state 11.099. Nella maggioranza dei casi sono stati coinvolti interi nuclei familiari; pertanto, nel complesso, hanno ricevuto aiuto direttamente o indirettamente circa 33mila persone. Rispetto all'anno precedente quando le famiglie erano 8.666, vi è stato un deciso incremento di presenze, ma queste dipendono dall'affluenza dei cittadini ucraini, non dall'aumento di situazioni di povertà. Al contrario emerge un incremento dal primo semestre 2022 al primo semestre 2023 del 32,6% delle persone che si sono rivolte ai Cda. «Rispetto all'ambito immigrazione - spiega don Carmine Schiavone - è stato dedicato un capitolo intero all'accoglienza delle famiglie ucraine, non solo per dimostrare il grande cuore delle persone della nostra regione ma anche per mostrare un modello positivo di accoglienza della Chiesa». 

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Forte l'intervento del vescovo di Acerra Antonio Di Donna, presidente della Conferenza episcopale campana, che ha auspicato non vada in porto l'autonomia differenziata tra le regioni voluta da Calderoli che sarebbe una sorta di secessione dei ricchi. Ad intervenire anche l'assessore regionale alle Politiche sociali Lucia Fortini che ha criticato gli ultimi provvedimenti del governo in materia di povertà, soprattutto riportandosi al famoso decreto Caivano. Nel pomeriggio, presso la sede della Caritas di Aversa, si è tenuto il convegno sul tema con la catechesi di don Marco Pagniello, direttore Caritas italiana. «Noi non celebriamo la povertà ha dichiarato ma siamo chiamati a riscoprirci poveri: dobbiamo essere capaci di accompagnare chi è nel bisogno con uno stile di povertà». 

 

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